Tutti i giorni percorriamo strade, piazze, ponti e giardini spesso di corsa, sovrappensiero senza fare troppo caso alla segnaletica, senza notare i nomi di quei posti. Ora invece siamo tutte invitate a fare più attenzione ai nomi di quei luoghi, a interessarci cioè anche alla toponomastica delle nostre città, dei nostri paesi.
In Svezia le donne svedesi si sono date tra i moltissimi traguardi da raggiungere per l’eliminazione della discriminazione delle donne in ogni ambito della vita civile, anche quello di arrivare ad una parità numerica di luoghi intitolati a uomini e luoghi intitolati a donne. Sono sicure di riuscirci tra poco tempo. E noi? E noi in Italia? A più di quaranta dall'inizio del movimento femminista è quasi imbarazzante descrive la situazione. Però non siamo ferme. Noi Donne che ha già fatto di recente su questo un bell’articolo e su internet troviamo a Toponomastica femminile informazioni e possiamo seguire quello che sta succedendo in molte città dove le donne chiedono, propongono e qualche volta ottengono quello che chiedono. L’esempio di Pisa. La Casa della Donna di Pisa da tempo chiedeva al Comune che venisse intitolata una strada alla giornata dell’8 Marzo. Ci sembrava che questa data potesse rappresentare tutte noi più che il nome di questa o quella donna seppur famosa. Ma le nuove vie sorgono in periferia tra file di palazzoni anonimi. Così abbiamo chiesto e ottenuto che un bel giardino cittadino fosse intitolato giardino 8 marzo. Ha fatto da tramite tra la Casa della Donna e il Comune in una pratica lunga ed intricata l’assessora alle pari opportunità Chiofalo. E finalmente l'8 marzo 2015 presenti noi donne e le autorità cittadine il giardino è stato intitolato a questa importante giornata. Nell’occasione è stata piantata una giovane mimosa.
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