Pisa dice No a Buscemi. Anche con “Giallo Pisano”, il Comitato
Non solo Pisa non merita Buscemi come assessore, ma neanche lo vuole: nasce un comitato
Martedi, 30/10/2018 - Riceviamo e pubblichiamo
Non solo Pisa non merita Buscemi come assessore, ma neanche lo vuole: nasce un Comitato
“Condotte tipiche dello stalker” così il p.m. Mantovani descriveva in data 25 maggio 2016 il comportamento di Andrea Buscemi nei confronti dell’ex compagna Patrizia Pagliarone. Riconosciuto responsabile anche di “vere e proprie aggressioni fisiche” dalla Corte di Appello di Firenze il 30 maggio 2017, Buscemi è stato nominato assessore alla cultura della nostra città dopoché Michele Conti aveva promesso “un faro acceso sulla violenza contro le donne”. Quanto ancora questo “faro” deve restare spento?
Sperando che il sindaco Conti, o chi per lui, possa ascoltarci, è stato fondato il 27 ottobre un comitato per vigilare sulla Questione Buscemi e per continuare la lotta. Il nome che è stato scelto per il comitato è “Giallo Pisano” per richiamare il fatto che la nomina ad assessore di questo personaggio appare alla popolazione come un vero e proprio romanzo giallo, romanzo dai tratti surreali, ai limiti dell’assurdo: più che un Maigret azzarderei un inspecteur Clouseau della Pantera Rosa, se non fosse che questa storia è a dir poco scandalosa e drammatica.
Per il 30 ottobre “Giallo Pisano” ha organizzato il primo flash mob dal nome “#rieccoci”. Iniziato il consiglio comunale i militanti, insieme a Elisabetta Vanni, che per prima ha lanciato la petizione sulla questione Buscemi, e ad altre attiviste della Casa della Donna, hanno steso uno striscione con su scritto “Siamo tutt* parte civile” sotto il Comune accanto all’opera dell’artista Deredia ed è poi partita una marcia: lo striscione è stato portato in Piazza Garibaldi sotto la statua dell’ “eroe dei due mondi”, in Borgo sotto alla sede del quotidiano La Nazione e davanti al bar dove è stato presentato il discutibile libro di Buscemi, arrivando poi in Piazza Martiri della Libertà, piazza della Scuola Sant’Anna e luogo in cui si è consumato uno dei tanti episodi di violenza di cui è stato responsabile Buscemi (come testimoniato dalla presidente della Casa, Carla Pochini, nell’udienza del 27/03/2015, con verbale di polizia). Lo striscione è arrivato anche in Piazza del Duomo, giungendo poi davanti alla Scuola Normale in Piazza dei Cavalieri. Tornato sotto il comune, il comitato si è fermato davanti alla sede de Il Tirreno, spostandosi come ultima tappa davanti al murale “Tuttomondo” di Keith Haring, gioiello della città che l’assessore pisano definì nel sopracitato libro “modestissimo e banalissimo murale di ispirazione metropolitana” voluto da “qualche mente perversa (e profondamente, grottescamente radical chic)”; fa già ridere così.
Pisa non solo non si merita un uomo riconosciuto responsabile di stalking (parola che comprende altri atti criminosi come pedinamenti, appostamenti, reclutamento di investigatori privati al fine di terrorizzare la vittima, insulti come "troia" e "vomito di cane", violenza psicologica e fisica ai danni non solo della Pagliarone, ma anche di parenti della vittima e di un'altra ex compagna dell'imputato), ma non lo vuole neanche, lo dimostrano tutti i presidi fatti, le circa 45.000 firme della petizione, la fondazione di nuovi comitati. “Buscemi è, di fatto, l’assessore più impopolare che questa città abbia mai avuto e sta rendendo questa una delle giunte più discusse” dice il portavoce del movimento “quindi: Conti, cosa aspetti a firmare pure tu e a chiedere al tuo assessore le proprie dimissioni?”.
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