Martedi, 01/11/2022 - Nell’àmbito delle commemorazioni del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, avvenuta a Bologna il 5 marzo del 1922 e per ricordare anche i 47 anni che ci separano dalla sua scomparsa, l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, le Gallerie Nazionali di Arte Antica ed il MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, celebrano la figura del regista, scrittore e artista, nelle rispettive sedi museali, con un progetto espositivo coordinato e condiviso, articolato in tre mostre distinte, dal titolo: Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo.
Il progetto concepito e curato collettivamente da Michele Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari Santori, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietromarchi, Clara Tosi Pamphili, ha come punto di partenza il tema della corporeità e intreccia discipline, media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici autonome, specifiche per ogni sede, ma concepite per potersi integrare a sollecitare riflessioni inedite sulla produzione pasoliniana, sull’influenza culturale che ha esercitato ed ancora esercita sullo sguardo di chi la osserva dal XXI secolo.
Il titolo comune, Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO, è ispirato alla frase pronunciata dal centauro Chirone nel film MEDEA (1969), a evocare la misteriosa sacralità del mondo: il mondo arcaico, religioso, del sottoproletariato, un mondo senza classi e senza appartenenze ideologiche, in opposizione a quello della modernità ordinato secondo i principi razionali, laici, borghesi.
In realtà nella Medea di Euripide di Chirone proprio non si parla. Ma Pier Paolo Pasolini lo introduce letteralmente nel suo film, dando al deforme e pur saggio centauro, la funzione di un vero e proprio Io narrante/Alter Ego dietro il quale c’è il pensiero del poeta bolognese/friulano. Pasolini gli mette in bocca il suo pensiero, ad esprimere le sue idee sulla natura, sul mito, sull’eros.
IL CATALOGO
Il catalogo, bilingue italiano/inglese, è curato da Giuseppe Garrera, storico dell’arte e collezionista, Cesare Pietroiusti, medico psichiatra/artista visivo e Clara Tosi Pamphili, architetta e studiosa di arti applicate, pubblicato per i tipi di 5 Continents Editions, ‘partner’ editoriale del grande progetto espositivo “Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo” che coinvolgerà le tre istituzioni museali romane sunnominate, declinando quel tema della sacralità tanto caro all’autore attraverso un percorso multidisciplinare basato sui tratti caratterizzanti di Pasolini scrittore, regista ed artista.
Tema cardine della pubblicazione è come in Pasolini il corpo sia stato il luogo dell’incarnazione della parola (il Verbo?!). Quest’interpretazione risuona come inedita poiché in nessun altro poeta, scrittore, intellettuale o autore cinematografico il corpo ha fatto spazio alla parola in maniera così autentica. Tutto ruota attorno alla dimensione radicale che Pasolini, da poeta ed autore, ha vissuto con la totalità del suo corpo. Ha attraversato e sperimentato il mondo con una fisicità che talvolta aveva il significato di pienezza e splendore, oppure di tragedia, ma risuonando sempre di un amore estremo, per la vita ed il reale.
Le sezioni della mostra, trama ed ordito del volume, sono dedicate al volto, alla voce, ai costumi, al rapporto di Pasolini con le donne ed alla derisione.
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