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Pier Paolo PASOLINI, spettatore fuori dalle righe

Pier Paolo PASOLINI, spettatore fuori dalle righe

Pier Paolo PASOLINI, non solo regista: forse, spettatore 'corsaro'

Venerdi, 04/03/2022 - Un omaggio al Pasolini cinefilo, nel centenario della nascita avvenuta a Bologna il 5 marzo del 1922, si tiene al Cinema Troisi di Roma dove si è inaugurata da poco PASOLINI SPETTATORE, una rassegna ideata dal Piccolo America, patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con la Cineteca Nazionale, che in 12 appuntamenti settimanali (dal 9 marzo ogni sabato, alle ore 11, ingresso libero) ripercorre il rapporto del poeta, scrittore e cineasta, con ‘i film degli altri’ (per dirla col titolo parafrasato da un film francese di anni fa, di un prezioso volume curato da Tullio Kezich nel 1996 e dedicato al Pasolini in veste di critico cinematografico).
E sono film da lui visti, amati o stroncati che fossero (allora) stati.
Un’occasione per scoprire alcuni degli autori più apprezzati dall’Artista: i maestri che contribuirono alla sua formazione internazioanle (su tutti Chaplin, Mizoguchi e Dreyer), i ‘compagni di strada’ – più o meno coetanei – della stessa generazione (Antonioni, Bergman, Cavani, Naldini), e i nomi più giovani, adottati e protetti (Ponzi, Bernardo Bertolucci, cui aveva anche dedicato una poesia, “A un ragazzo”).
Da Rossellini a Paul Vecchiali a Bresson, una breve storia del cinema che si muove tra ‘canone’ ed eresia, raccontando molto di un’epoca e altrettanto (se non di più) di Pasolini, uomo spettatore e critico militante, spesso in anticipo su tempi e sentimenti, talvolta accusato di ‘familismo’, non di rado in odore di adolescenziale disinvoltura deontologica (parola di Kezich, qualche decennio dopo si sarebbe definito come ‘conflitto d’interessi’).
Molti altri titoli, nomi, accostamenti, sarebbero stati possibilmente visionabili, in riferimento agli scritti, ‘corsari’ e non: alcune stroncature che oggi potrebbero apparire ‘blasfeme’ – come da suo giudizio personale.
Ma in programma c’è “Intrigo internazionale” di...un Hitchcock “un po’ imbolsito”, e “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, “approssimativo e deprimente”, ma anche i capolavori che hanno nutrito prosa e poesia: “quasi emblema, ormai, l’urlo della Magnani” di “Roma città aperta” o la Gilda del postumo “Amado mio”, tante rinunce dolorose, due su tutte: Marco Ferreri, che per PPP sarà anche attore in “Porcile”, e l’invisibile “La coppia”, unico lungometraggio di Enzo Siciliano, difeso contro tutto e tutti alla sua uscita.
L’iniziativa è accompagnata, oltre che dalle proiezioni, da incontri speciali: sabato 5 marzo, nell’anniversario della nascita di Pasolini, Liliana Cavani presenterà “Milarepa”; Paul Vecchiali sarà in collegamento da Parigi per parlare di “Femmes Femmes” sabato 2 Aprile; Maurizio Ponzi sarà presente il 14 maggio per accompagnare “I visionari”, vincitore del Pardo d’Oro del Festival di Locarno dell'anno della 'rivoluzione', il 1968.


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