In un articolo Ladynomics fa il punto sulla normativa: dai Bilanci di genere al Gender Equality Plan, dal Welfare aziendale alla Certificazione di Genere fino al Bilancio di Sostenibilità
Nonostante gli inciampi che ci regala ogni giorno il dibattito pubblico in materia di parità di genere, esiste per fortuna un impegno quotidiano portato avanti da istituzioni, enti locali, aziende e ONG che ci offre invece qualche soddisfazione e motivo di speranza.
Ferve infatti il dibattito, certo un po’ da addetti ai lavori, sui numerosi strumenti tecnici a disposizione che supportano la parità di genere al punto che, ogni tanto, si viene a creare una certa confusione terminologica e concettuale.
Proviamo quindi a fare un po’ di chiarezza sugli strumenti di monitoraggio, analisi e valutazione che si possono utilizzare nel settore pubblico e privato per misurare il livello di parità raggiunta e ragionare su possibili obiettivi di miglioramento.
La Costituzione dice chiaramente all’Art.3 che non solo siamo tutti uguali di fronte alla legge, senza distinzione di sesso (ecc) ma anche che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli economici e sociali che ostacolano il pieno sviluppo della persona e la partecipazione politica, sociale ed economica. Sulla base di questo impegno costituzionale si appoggia la normativa quadro che ha riorganizzato tutte le disposizioni precedenti in materia, il Codice per le pari opportunità tra uomo e donna, il D.Lgs. 196/2000.
Per quanto riguarda la parità di genere riferita ai dipendenti pubblici il riferimento è l’articolo 48.... continua a leggere in Ladynomics
articolo di Giovanna Badalassi del 16/7/23
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