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Petrushka, danza audace

Petrushka, danza audace

Balletto Teatro Torino - "i ballerini si sfiorano, si afferrano, scivolano in un gioco simile a quello delle onde"

Mirella Caveggia Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2008

“Petrushka”, l’ultima creazione di Matteo Levaggi per il Balletto Teatro Torino di Loredana Furno, non offre il brio di una festa carnevalesca in una piazza di Pietroburgo, né il colorismo tradizionale di un balletto che evoca il dramma di un fantoccio popolare colpito a morte dal rivale e nemmeno la goffaggine tutta scatti di un pupazzo che sopravvive come simbolo. Il ballerino e coreografo affronta la famosa composizione di Igor Strawinsky, resa immortale dal sublime Nijinskij, staccandosi dall’immagine festosa e fastosa del folklore russo e dai personaggi deliziosamente oleografici di Fokine. Come negli altri due lavori affiancati al titolo - “In a landscape” e “Solo” dove parole, idee emozioni si trasformano in gesto con la musica di Arvo Pärt e di John Cage - anche in “Petrushka” la danza si fa astrazione pura, autonoma, libera di esprimersi come vuole, oltre ogni rigidità accademica, sempre aperta al flusso della musica o delle vibrazioni interne. E i ballerini, pronti all’incontro, risvegliati, caricati dallo scambio reciproco, si sfiorano, si afferrano, scivolano in un gioco simile a quello delle onde. La resa lucida e scarna, fondata sul ritmo e la dinamica, segue un percorso staccato dalla narrazione e immerge i personaggi nelle sfumature di un ricordo.
L’intera compagnia asseconda bene le audacie ritmiche e armoniche di una partitura splendida, ben resa da un pianoforte a quattro mani e dalle percussioni. Si rivela dotato di belle qualità espressive e plastiche il ballerino giapponese Takashi Setogushi, che nei panni del Moro, il rivale del pupazzo protagonista, per sottigliezza, agilità, eleganza ricorda una figuretta rupestre.
Lo spettacolo, non inferiore al fortunato balletto “Didone e Enea” della stesso gruppo è atteso in tournée estiva all’Adda Danza Festival, al Civita Festival, ad Acqui Terme.
E una conferma dell’ascesa costante del Balletto Teatro Torino, fondata da Loredana Furno nel 1977, è l’inserimento nel cartellone della Biennale della Danza di Lione di una creazione ancora misteriosa destinata a quattro rappresentazioni.

(12 agosto 2008)

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