PERCORSI: MOSTRA PERSONALE DELLA PITTRICE PAOLA GAMBA ALL’ANTICO CAFFÈ STELLA POLARE DI TRIESTE
Sabato, 07/01/2012 - S’inaugura venerdì 13 gennaio 2012 alle ore 19.00 all’Antico Caffè Stella Polare di Trieste (via Dante, 14) la mostra personale della pittrice Paola Gamba, che sarà introdotta sul piano critico dall’architetto Marianna Accerboni. In mostra saranno esposte più di una trentina di opere: nella saletta interna verranno presentati i nudi e i ritratti composti tra il 1999 e il 2003 secondo i modi del linguaggio espressionista figurativo e realizzati in acrilico su masonite o su compensato, mentre nella sala principale saranno proposti i dipinti più recenti, di gusto astratto, eseguiti a collage e ad acrilico prevalentemente su tavola tra il 2008 e il 2011. Fino al 4 febbraio (orario: tutti giorni dalle ore 7.00 alle 21.00 - chiuso la domenica).
Analisi e sintesi, intuizione del significato più intimo delle forme - scrive Accerboni - sono alla base del processo di ricerca artistica della pittrice veneta Paola Gamba. Originaria di Thiene (Vicenza) e attiva oggi a Portogruaro (Venezia), l’autrice ha sperimentato diversi e consequenziali orientamenti della pittura contemporanea, partendo da un espressionismo figurativo di ottimo livello, in cui il linguaggio del corpo è interpretato in acrilico su masonite con grande perizia.
In tali lavori i toni sono cupi e luminosi al tempo stesso, il chiaroscuro e il contrappunto luministico si rivelano intensissimi, sì da generare nel fruitore un impatto emotivo, che coglie il dramma esistenziale espresso da questa pittura attraverso il segno morbido ma incisivo e la forte accentuazione dei volumi. Tale esperienza e tale percezione emozionale e spirituale della realtà si ampliano successivamente nell’ambito dell’astrazione e dell’informale, traducendo sensazione ed emozione in puro segno, luce e colore. Il simbolismo segnico, reso più attraente e materico dalla tecnica del collage, si ammanta ora di cromatismi più morbidi e vivaci, come se l’autrice stesse tentando di uscire da un tunnel d’introspezione verso il mondo e la luce.
Il valore introspettivo e quasi terapeutico di questo tipo di pittura - conclude Accerboni - non a caso nata storicamente in contemporanea agli studi di Freud, in un’Europa che stava deflagrando in un secolo di pessimismo e di guerre, dona alla mostra il sapore dell’immediatezza e della profondità di pensiero. Ora al segno si sostituisce, quale azione energetica e di rottura, lo strappo, mentre attraverso il pennello la Gamba inserisce noti lievi e intense sul pentagramma pittorico della sua opera.
Paola Gamba esordisce in ambito figurativo. Negli anni novanta approfondisce lo studio della figura e si perfeziona nelle tecniche pittoriche alla Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Successivamente concentra la propria ricerca sul linguaggio informale-astratto, partecipando a workshop di pittura a Berlino, Halle, Lipsia, Boehlen, Lienz. Il suo lavoro prosegue sia in ambito figurativo che astratto perché, afferma l’Artista, “non esiste contraddizione tra i due generi, ma consequenzialità, la contraddizione è solo apparente. Gli ambiti coesistono e si rafforzano l’un l’altro. Anzi, uno spiega l’altro. Non possono essere separati poiché la figurazione porta all’astrazione e l’astrazione ha bisogno di passare attraverso la figurazione. Entrambi i moduli espressivi sono accomunati dall’esigenza di cercare ed esprimere in ogni situazione equilibrio, forza e compostezza. E’ proprio il sottile gioco tra astratto e reale che induce a riflettere sull’essenza stessa della realtà.”
La pittrice ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive in sedi prestigiose, premi e riconoscimenti di rilievo.
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