Omicidio Cicioni - La nota alla stampa del Telefono Rosa Piemonte in seguito alla decisione di effettuare l’esame del DNA sul feto di Barbara Cicioni.
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2007
“Leggiamo con sconcerto e indignazione la notizia della viva attesa per gli esiti degli esami sul DNA della figlia nascitura della povera Barbara Cicioni, e ci chiediamo innanzitutto perché quell´esame sia stato disposto sulla creatura che invece mai nascerà.
Nell´ipotesi che risultasse una paternità diversa da quella del marito, oggi sospettato dell´omicidio della moglie, apparirebbe forse meno grave e meno ingiustificabile questo crimine in famiglia, orrendo quanto e più di tanti altri?
E se davvero l’omicida fosse il congiunto, l’eventuale movente del delitto (gelosia e rabbia) quale conferma potrebbe trovare in una circostanza comunque ignota all´assassino al momento dell´aggressione mortale?
Ecco perché questo esame, di sostanziale inutilità processuale sia per l´accusa che per la difesa, appare in realtà solo un´ulteriore, pubblica, estrema mancanza di rispetto per una donna che ha perso tragicamente la vita nella propria casa, forse per mano di chi già da tempo sistematicamente le infliggeva sofferenza fisica e morale.”
Il Telefono Rosa Piemonte ha commentato con queste parole la decisione di effettuare l’esame del DNA sul feto di Barbara Cicioni, 33 anni, uccisa il 25 maggio in provincia di Perugia e per il cui omicidio è stato indagato il marito.
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