"Noi dell'Isola abbiamo donne guerriere nella memoria, donne che con la spada fanno carneficina di chi le offende." E' Modesta che parla, la protagonista del celebre e amatissimo romanzo "L'arte della gioia" di Goliarda Sapienza, autrice siciliana nel novero delle migliori scrittrici del Novecento. Una donna straordinaria che rappresenta da sola il sacro e il profano di una terra che sprigiona magia.
Il testo insieme con "La porta aperta. Vita di Goliarda Sapienza" di Giovanna Providenti, sono stati di ispirazione alla produzione di "Perchè non ci lasciano giocare con la terra?", il nuovo spettacolo di Arcadia delle 18 Lune. Dopo "Il tempo e la stanza" ispirato al testo di Botho Strauss, finalista al Roma Fringe Festival 2013, torna dunque il consolidato duo artistico formato da Alessia Barbieri Pomposelli, che firma la regia, e da Silvia Manciati, in scena.
Un titolo irriverente e al tempo stesso ingenuo, una frase che sembra pronunciata dalla bocca di un bambino. Un accostamento che crea una contraddizione, esattamente come il romanzo ruota attorno alla luce e alle ombre di questa donna fiera, passionale e intelligente che dirige la sua vita e quella degli altri sfidando sempre il senso comune. In scena, ispirati dallo stile libero e gioioso della scrittrice siciliana, donne e uomini si rincorreranno tra passioni, peccati e sentimenti forti.
A calcare il palcoscenico del Teatro Studio Uno, dal 28 febbraio al 9 marzo, oltre a Silvia Manciati, ci saranno anche Arianna Paravani, Viola Sartoretto, Davide Maria Marucci.
Lascia un Commento