Giovedi, 07/11/2024 - Le elezioni americane del 5 novembre 2024 mostrano che il 41% delle donne votanti ha scelto Donald Trump, permettendogli di tornare alla Casa Bianca come 47esimo presidente. Una cifra difficile da ignorare, soprattutto considerando le numerose dichiarazioni anti-femminili e gli episodi infelici nei confronti delle donne che hanno segnato la sua carriera politica.
Le dichiarazioni che indignano alcune donne e che attraggono altre
Durante la sua campagna elettorale, Trump ha definito l’aborto un “problema morale” sostenendo politiche che limitano i diritti riproduttivi. In un dibattito televisivo, poi, Trump ha promesso di “proteggere” le donne dai “pericoli degli immigrati” e ha citato la questione delle atlete transgender negli sport femminili. Affermazioni simili, che hanno suscitato critiche per il loro tono aggressivo e giudicate ipocrite da Kamala Harris, trovano tuttavia sostegno presso una parte dell’elettorato femminile conservatore, che le interpreta come un impegno in difesa della “sicurezza” delle donne.
Il New York Times e altre testate americane sottolineano che Trump ha trovato un consenso significativo tra le donne più mature e tra quelle con una formazione religiosa conservatrice. Nonostante le sue passate dichiarazioni misogine e commenti pubblici su quanto siano rare le su “donne forti e intelligenti”, molte elettrici repubblicane continuano a vedere in lui una figura “protettiva” che, pur discutibile nei modi, risponde alle loro preoccupazioni.
La polarizzazione del voto femminile: questioni di sicurezza ed economia
La divisione del voto femminile riflette un panorama politico in cui le priorità di molte donne appaiono distanti da quelle delle femministe. Molte sostenitrici di Trump mettono al primo posto questioni economiche e di sicurezza nazionale: i ricordi delle sue passate politiche economiche rassicurano chi spera in una nuova stabilità. La sua promessa di controllo sull’immigrazione e di tagli fiscali è vista da alcune come garanzia di protezione dei loro redditi e del loro stile di vita. Così come la promessa di far cessare le guerre in Ucraina e Medio Oriente che tanto denaro drenano dalle casse dello Stato americano.
Una spaccatura generazionale e di classe
Se il voto delle donne ha portato molti consensi a Trump, le giovani elettrici e le donne con istruzione universitaria hanno preferito Kamala Harris. Nella sua campagna, la vicepresidente ha centrato l’attenzione sull’equità di genere, sul diritto all’aborto e su temi sociali e sanitari, creando una connessione forte con elettrici più giovani e progressiste. Il voto delle donne non si divide solo per linea politica, ma anche per età, estrazione e valori culturali.
Perché il femminismo non conquista tutte?
Oggi come in passato, l’approccio ai diritti delle donne incontra resistenze anche da parte delle donne stesse. E spesso le donne non si identificano con la leadership di un’altra donna. Soprattutto di colore.
Molte elettrici di Trump non sono in feeling con il femminismo moderno, ne respingono i valori, percepiti come troppo progressisti. Sono convinte che le vere priorità siano la stabilità economica e il conservatorismo morale. E superano così il disgusto di votare un presidente che non solo non favorisce le donne. Non le rispetta neppure.
La frase di oggi:
“La verità vi renderà libere, ma prima vi farà infuriare.” Gloria Steinem- scrittrice.
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