Come persone-libro abbiamo fatto la scelta di portare in giro la poesia di Forough Farrokhzad come atto di solidarietà nei confronti delle donne iraniane. E non solo.
Forough Farrokhzad è una poeta iraniana, morta nel 1967 nel momento in cui la sua scrittura era pronta a spiccare il volo. Noi ricordiamo quel volo. Così come lo ricordano i giovani iraniani che ancora si riuniscono intorno alla sua tomba recitando le sue poesie affinché quella poeta si svegli e riprenda a cantare.
Può la forza e la bellezza di un testo servire al mondo? Sì, perché il mondo non è un concetto ma un insieme di vite singolari, di persone che desiderano o smettono di desiderare, di esigenze, sogni e problemi. La voce di una donna, ribelle, appassionata, che crede che la poesia e la vita siano nutrimento reciproco può essere una voce che salva dalla falsa solitudine di chi fa ancora della vita un progetto.
Le persone-libro hanno imparato a memoria molte poesie dallo splendido volume tradotto da Faezeh Mardani: "E' solo la voce che resta" (Aliberti editore) e dall'8 gennaio - Tuma's Book Bar di San Lorenzo (Roma) - hanno intrapreso una Marcia/Maratona che le porterà il 15 gennaio ad Arezzo, alla Sala consiliare Montaltini - e il 24 febbraio alla Casa internazionale delle donne per collaborare al progetto "Nastri verdi", una iniziativa culturale di informazione e di diffusione della cultura iraniana in Italia.
Come sempre, la nostra itineranza poggia sull'impegno etico ed estetico di un volontariato.
Aiutateci a trovare nuove tappe affinchè questa voce resti a lungo e si diffonda con tutta la forza della rabbia "sacra" che solo le vite autentiche si portano dentro quando vogliono, senza reticenze, essere libere.
Lascia un Commento