Un post su Instagram di Jolanda Renga, diventato virale, si configura quale migliore replica all'indecoroso ed inopportuno Tapiro d'oro consegnato alla madre, Ambra Angiolini
Martedi, 19/10/2021 - Scorrendo le immagini relative alla consegna del Tapiro d'oro di Striscia la notizia ad Ambra Angiolini a non poche persone è sorta spontanea una domanda. Ossia, il programma, che usa definirsi un telegiornale satirico, ha davvero posto in essere un servizio televisivo improntato alla satira? Cosa c'era da colpire con un'invettiva così sferzante, come quella posta in essere nei riguardi dell’attrice? Per caso, un comportamento tanto particolarmente sbagliato da essere evidenziato ironicamente? Un atteggiamento specificamente erroneo, degno di essere rimbrottato con ilarità? No, niente di tutto questo, perché sotto i riflettori del programma Mediaset è finita la conclusione della relazione sentimentale tra Ambra Angiolini e Massimiliano Allegri. Oggetto dello scherno e della derisione è stata, purtroppo, colei che ha subito tale rottura, come un oggetto da frantumare di più, nonostante le crepe visibili ad occhio nudo. La donna ha provato a galleggiare in questa melma di finto sarcasmo, ora riuscendovi, ora no. Difficile comunque destreggiarsi tra scherzi, lazzi e sberleffi, ostico da sopportare la messa alla berlina in quel modo, come se fosse rea di chi sa quale colpa, di chi sa quale comportamento errato. Gli autori di Striscia la notizia hanno giocato sporco con Ambra, commettendo un vero e proprio fallo da espulsione. Sì, ma, probabilmente, dalla programmazione televisiva, sebbene si sappia che arbitri imparziali in questo campo non sempre se ne trovino.
L’attrice, suo malgrado, è stata ordunque attapirata, un neologismo che non solo significa premiata con il Tapiro d’oro, ma per estensione, come lo definisce il vocabolario Treccani, colpita con crudeltà per la sola colpa di avere subito la rottura del proprio legame sentimentale. Tale dizionario, anzi, utilizza la seguente definizione per il verbo attapirare, ossia infierire con ostinazione contro chi ha subito uno smacco o ha commesso un errore. Un’ostinazione, che a visionare il servizio televisivo, risulterebbe evidente, come anche la malcelata calma della vittima dell’attapiramento. Uno stato d’animo così poco camuffato che all’indomani della consegna del premio cd satirico Ambra, di fronte alla moltitudine di attestati di solidarietà, si è così espressa: “Grazie per quello che sto vedendo, vedere questo muro di amore folle che si è schierato davanti a una persona che evidentemente ora non riesce a farlo da sola è commovente. Il mio senso di gratitudine non sbaglia, quello che sento di dire è grazie! Sto vedendo tanta bellezza”.
Senonché a replicare a muso duro a Striscia la notizia è stata la figlia, Jolanda Renga, ribadendo: “So bene che, in quanto personaggio pubblico, secondo alcuni è giusto che la sua vita, anche quella privata, venga sbandierata ai quattro venti, ma è davvero necessario infierire? Perché venire da lei a Milano? Perché non andare a Torino? Perché si è fidata della persona con cui stava e con cui ha condiviso quattro anni della sua vita? Ed Anche se, questa persona, alla fine si è rivelata diversa, la colpa è di chi si fida o di chi tradisce la fiducia e tradisce in ogni senso possibile? Cosa c’è di riprovevole o ‘perdente’ nel fidarsi e nell’amare? Quando si gioca si sta al gioco, sono d’accordo, ma questo non mi sembra il caso. E ditemi quello che volete, che sono pesante, che non so scherzare, che faccio questioni su problemi inesistenti, che i problemi veri sono altri ma a me non fa ridere. La sofferenza delle altre persone non mi diverte. E sì, mi sento di dirlo perché c’è di mezzo la mia mamma, ma lo penso a prescindere“.
Una presa di posizione indubbiamente segno di una maturità d’intenti ben lungi dall’essere corrispondente alla sua età, visto che è una diciassettenne. Ma anche una prova evidente dell’istinto protettivo nei riguardi della madre, che nell’immediatezza del programma televisivo aveva ricevuto numerose testimonianze di vicinanza provenienti dal mondo dello spettacolo e dalla società civile. Come c’era da aspettarsi l’intervento della figlia è stato particolarmente apprezzato dalla madre, che ha definito “gentile e coraggiosa la mia stella Jolanda”, come pure gradito da chi aveva ritenuto improvvide le modalità d’azione, nonché grossolane le battute, dell’inviato tapiroforo, Valerio Staffelli. A questo punto, nella consueta replica, a firma del tapiro, avverso la marea di critiche al programma televisivo si è avuto modo di leggere "Brillantissima, lucidissima, maturissima penna Jolanda".
Evidentemente ridicolizzare Jolanda Renga, oggettivizzandola, dovrebbe essere la sua punizione, per avere osato criticare l'ignobile attacco ricevuto dalla madre. Farla pagare per il coraggio messo in campo e per l’equilibrio dimostrato, ben al di là della sua età anagrafica, assimilandola ad una penna, la dice lunga su chi ha deciso di apostrofarla in tal modo. Se negli intenti di chi ha esteso la replica si voleva essere satirici, come sostiene di essere Striscia la notizia, si potrebbe dire che l’obiettivo non è stato raggiunto. Anzi non risulterebbe neppure ben celata l’irritazione avverso le parole di Jolanda, visto che si sono resi al superlativo alcuni degli aggettivi con cui è stato valutata positivamente la reazione dell’adolescente, dequalificandola invece ad un ammasso personificato di parole scritte. Adelante Jolanda, una piccola Davide contro un Golia dalle zampe di argilla.
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