Sabato, 02/10/2010 - La presenza delle donne nelle Pubbliche Amministrazioni sta avanzando, ma faticosamente. Le donne studiano in media di più, nei concorsi riescono ad affermarsi, ma sono ancora sottorappresentate nei livelli dirigenziali. Tale scarsa presenza nei ruoli decisionali deriva da un complesso di fattori in cui si intrecciano variabili culturali, organizzative, ed anche soggettive, che senza adeguate forme di gestione, non possono che perpetrarsi nel futuro.
La recente riforma della PA (decreto 159/2009) ha introdotto l’inclusione del Fattore Pari Opportunità (PO) nelle sue linee di indirizzo. E’, per certi versi la continuazione di un percorso che ha visto nella direttiva interministeriale emanata il 27 maggio 2007 “ per le Pari opportunità nella Pubblica Amministrazione” uno degli atti significativi.
Si tratta ora di individuare i criteri per la valutazione, la valorizzazione e l’incentivazione del lavoro nelle PA, in coerenza con i principi di parità e pari opportunità, analizzando le performance organizzative e l’organizzazione del lavoro secondo un ottica di genere.
Processo che richiede da parte di tutti gli attori, ma delle lavoratrici in primo luogo, una seria conoscenza degli strumenti, delle norme e delle buone pratiche che possono concretizzare tali azioni.
Scontiamo ancora una debole conoscenza dell’apparato legislativo: Il Codice delle Pari Opportunità (198/06) in particolare, ma anche di altre norme che regolano e garantiscono forme di parità e di PO nel mondo del lavoro per le donne.
Il tema della valutazione, che assume ruolo centrale nella Riforma, rischia di essere ancora una volta declinato secondo criteri improntati a modelli di carriera tradizionali, privi di interruzioni, e costruiti per lo più sulle caratteristiche di manager di genere maschile.
Per contribuire a superare questo gap la Scuola IaD – Università di Roma Tor Vergata, www.scuolaiad.it ha promosso in collaborazione con Gell (Gender Equality in Labour and Life) www.gell.it un’ associazione che dal 2007 raggruppa 4 prestigiose associazioni e società di studiose, il primo corso di formazione a distanza per le donne delle Pubbliche Amministrazioni.
Il corso si svolge in modalità teledidattica, è della durata di 500 ore, e verte sui seguenti contenuti:
Modulo 1 : La normativa per le pari opportunità: Il Codice delle pari opportunità, la Direttiva per le pari opportunità nella Pubblica amministrazione.
Modulo 2 : Analisi organizzativa di genere. Piani triennali di azione positiva: cosa sono e come si realizzano.
Modulo 3 : Il mainstreaming di genere nelle politiche.
Modulo 4 : La valorizzazione delle competenze degli uomini e delle donne nella gestione del Capitale Umano
E’ prevista la possibilità di partecipazione ad un forum predisposto ad hoc, sia per scambiare informazioni che richiedere spiegazioni e consulenza specifica. Le questioni più ricorrenti verranno organizzate in una FAQ apposita.
Per gruppi di almeno 8 persone appartenenti alla stessa amministrazione è possibile organizzare interventi in presenza su specifiche tematiche. Al termine del Corso sarà rilasciato un Attestato di Partecipazione, ovvero un Attestato di Formazione Professionale secondo le vigenti norme di legge. E’ prevista anche la possibilità di sostenere una prova finale in presenza, in questo caso, verrà invece rilasciato un Attestato di formazione e aggiornamento professionale sulle tematiche del corso con il dettaglio delle materie e l’indicazione per ciascun modulo delle ore equivalenti di formazione.
Per ulteriori informazioni e per l’iscrizione on line : http://web.scuolaiad.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1025&Itemid=1
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