Donne & Consumi - Aumenti fino dall'1,8 % fino al 10%
Conti Viola Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Febbraio 2007
Gli aumenti dei pedaggi autostradali sono ormai una costante. Nel 2006 era stata la società Autostrade a decidere un aumento del 2,3%. Quest’anno è l’ANAS, che controlla Autostrade, ha far scattare un aumento tra lo 0,8 e 1,8% in linea con quanto previsto dalla finanziaria 2007. Ma che a beneficiare degli aumenti sia Autostrade o Anas, è pur sempre il cittadino a pagare i pedaggi e il problema più importante è che gli aumenti reali vanno oltre il tasso di inflazione raggiungendo picchi, in alcune tratte, anche del 10 %!.
I punti più critici della rete autostrade risultano essere i percorsi brevi intorno alle maggiori città come Roma, Milano e Firenze. Nello scorso anno a fronte dell’aumento dichiarato del 2,3%, furono constatati aumenti reali che raggiungevano il 9 -10-12-14 fino, addirittura, il 33.3% ( tratto Firenze Certosa – Firenze Sud). Quest’anno già nei primi giorni di gennaio sono stati rilevati aumenti dei pedaggi che vanno dal 7 al 10%. Tutto ciò è allarmante e inaccettabile, nonostante la società Autostrade lo spieghi attribuendo gli aumenti al meccanismo degli arrotondamenti e impedendo, in questo modo, ai cittadini ogni possibilità di verifica del servizio. E’ addirittura paradossale poi che l’Anas, che in questo caso fruisce dell’incremento dei pedaggi, sia la stessa addetta al controllo di Autostrade. Molte associazioni di consumatori hanno perciò protestato, giudicando ingiustificati tali aumenti che vanno a ripercuotersi sul tasso di inflazione, lasciando i cittadini inermi nel difendersi. A questo punto, ci possiamo solo augurare che non siano i soliti scherzi di Carnevale e che il Governa prenda al più presto i dovuti provvedimenti.
(15 febbraio 2007)
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