Lunedi, 24/08/2009 - Alla Festa di Genova non si discute di Donne, di Uomini, di identità e di ruoli.
Negli ultimi mesi in Italia ed anche all'estero si è discusso molto delle vicende "private" di Berlusconi, del suo rapporto con le Donne, del rapporto con la Moglie con i Figli, con la Famiglia, e del rapporto fra Potere, Soldi, Sesso nella vita di molti Uomini pubblici.
Tutto questo ha provocato, fra gli altri effetti, un vivace dibattito pubblico sul ruolo della Donna in Italia, sull' Identità maschile, con molti articoli sia sull'Unità che su altri quotidiani e periodici. La discussione è ancora molto accesa, vitale per una Società come la nostra e per le mille implicazioni culturali, sociali, politiche ed anche economiche. All'estero parlano male non solo di Berlusconi ma anche dell'Italia, degli Italiani e delle italiane passivi e passive, e non si spiegano come mai non reagiamo abbastanza.
Di tutto questo alla Festa nazionale di Genova organizzata dal PD, non c'è alcuna traccia, nè sotto forma di un piccolo dibattito attraverso un Libro nè sotto forma di un grande tema sul quale chiamare a discutere uomini e donne che già nella stampa scrivono e giustamente si impegnano e si accalorano.
Ma come è possibile ?
Come è possibile che Uomini e Donne responsabili del Partito, sia della Festa sia della Segreteria nazionale, di ogni età e storia, non abbiamo pensato e voluto fortemente che la festa nazionale discutesse di ciò di cui tutti gli Italiani e Italiane adulti, giovani e anziani, hanno discusso in famiglia, fra amici-che e colleghi-e, per mesi e mesi?!
Lo stesso stupore purtroppo vale per l'Unità d'Italia, il rapporto Nord Sud, : nessun grande e vero dibattito previsto alla Festa su un altro tema caldissimo e pololarissimo in queste ultime settimane!
Questo è uno dei segnali della crisi di un Partito : il suo distacco dalla realtà quotidiana di un Paese.
Certamente la Festa prevede i dibattiti sull'Economia, sull'Informazione, sugli Esteri, sull' Immigrazione, sulla Sicurezza, e tanti altri che sono problemi molto importanti, più importanti , che però sono sempre uguali da 50 anni.
Ma come è possibile essere così pigri, prigre ( anche le Donne Responsabili del PD e della Festa di Genova ), così ripetitivi, così sempre uguali : svegliatevi, svegliamoci!
Io nel mio piccolo sono uno dei tanti nuovi iscritti al PD da luglio, senza alcuna preferenza netta per uno dei 3 candidati, anche se mi sembrano più adeguati Franceschini e Marino: erano 35 anni che non mi iscrivevo ad un Partito e ho impiegato mesi e settimane di riflessioni letture, confronti con amici ed amiche per decidere.
A fine luglio avevo anche telefonato e scritto direttamente ai responsabili nazionali del Programma della Festa (Paganelli e Giacinti) perchè venisse programmato un Dibattito importante sulle relazioni Uomo Donna, sulle identità di genere, sulle implicazioni sociali e culturali ed avevo dato la disponibilità della nostra Associazione Nazionale MASCHILEPLURALE ( www.maschileplurale.it ) a partecipare al Dibattito. Mi era stato assicurato a telefono che il tema sarebbe stato affrontato.
Oggi, appena letto il Programma della Festa presentato il 19 agosto, mi sono proprio avvilito : come facciamo a creare un vero Partito Democratico moderno, capace di cambiare l'Italia, di risollevarla da questo sonno della Ragione ma anche della Rabbia, se non affrontiamo ai massimi livelli due dei grandi temi attuali del nostro Paese : l'Identità Nazionale e l'Identità di Genere ( ma anche della "Famiglia Italiana").
Non so quanto rimarrò iscritto al PD se non vedrò almeno qualche segnale di vero cambiamento a partire dallo svolgimento delle conferenze locali e provinciali per i Delegati-e al Congresso Nazionale di ottobre.
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