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Pazienti e im-pazienti senza differenze

Pazienti e im-pazienti senza differenze

Teatro - Corpi danzanti e liberati dai dolori e dalle miserie umane. La nuova esperienza teatrale di Roberta Torre che ha coinvolto i pazienti psichiatrici

Mirella Mascellino Domenica, 23/06/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2013

Roberta Torre, reduce dalla celebrazione americana del suo cinema è stata protagonista di un grande evento, senza precedenti, a Palermo, ai Cantieri Culturali alla Zisa, nella Sala Perriera. La regista ha portato in scena Insanamente Riccardo III, una rilettura drammaturgica per venti pazienti psichiatrici. Uno Studio Teatrale, in collaborazione con l'associazione onlus StupendaMente, di cui è presidente lo psichiatra Marcello Alessandra. Una messa in scena senza precedenti che ha coinvolto e sconvolto dall'emozione un grande pubblico, in tre prove aperte, del 27 e 28 aprile e 4 maggio. In quest'ultima erano presenti anche le autorità civili della città di Palermo, il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Cultura Francesco Giambrone. Il nuovo esperimento della Torre è un progetto-laboratorio-officina che ha stupito ed entusiasmato la città e i suoi intellettuali, per la bellezza dell'Arte espressa dalla grazia degli attori In-sani. Un pathos crescente accompagnato dalla musica dal vivo del Maestro Mario Bajardi che ha composto una melodia originale e struggente che sfocia nelle coreografie di Giuseppe Muscarella, movimenti danzanti di corpi che si liberano e si riscattano dalla malattia, nella magia del Teatro e nell'In-sanità dell'umanità in sé. L'emozione è un crescendo, una liberazione dai dolori e dalle miserie umane. L'Arte, il Teatro annullano differenze e diversità e confondono pazienti e im-pazienti, come li chiama la Torre, dando vita ad una emozione straripante fra attori e pubblico, quasi tirato in scena. La potenza del Teatro irrompe nella vita di tutti e rompe la separazione tra scena e pubblico, divenendo esso stesso vita. Si sprigiona un'energia vitale che libera attori e spettatori cancellando ogni barriera sociale, nell'interezza e bellezza di ciascun attore, già belli e caratteristi per natura. Il Teatro quale miglior occasione di riscatto e liberazione dei cosiddetti pazienti psichiatrici o con disagio psichico.

A Roberta Torre, che non finisce mai di stupire il suo pubblico, abbiamo fatto alcune domande,

Ti aspettavi il grande successo di Insanamente Riccardo III?

Mi aspettavo che potesse emergere qualcosa di stra-ordinario. Il successo più grande è vedere la commozione degli spettatori e la gioia degli attori nell'interpretare questo ruolo.



Cosa ti hanno dato-insegnato i "malati psichiatrici"?

Lavorare con i pazienti psichiatrici è meraviglioso perché non hanno filtri e dunque l'emotività ti arriva immediata, potente. Finalmente. Io tornavo la sera dal laboratorio e tanto mi aveva investito la loro emotività che cadevo in un sonno profondo.



Hai portato in scena la "diversità-disabilità", annullandola e superandola con l'Arte. Cos'è in fondo la diversità-disabilità?

La diversità è una convenzione. Come diceva Mario Tobino, la pazzia è probabilmente una delle molte manifestazioni dell'essere umano. Io ho sempre lavorato su questo confine tra normalità e devianza, quindi era naturale che mi confrontassi con attori pazienti.



Pare che tu abbia stupito molti tuoi colleghi per ciò che hai messo in scena e per le prestazioni dei "non attori professionisti". Cosa puoi dire in proposito?

Anche in questo caso, sono anni che il mio lavoro è a stretto contatto con i non professionisti. Il mio primo film ‘Tano da Morire’ era un film di non attori e ha avuto un grande successo proprio per questo. Così nel tempo ho inventato un metodo di recitazione proprio per i non attori e proprio per mescolare la tecnica dell'attore professionista a quella del non attore. I risultati sono straordinariamente fecondi.

Il progetto guarda lontano e tra i propositi dell'associazione, condivisi dalla Torre, pare ci sia la nascita di una vera e propria compagnia teatrale Insanamente!



In scena gli attori: Rocco Castrocielo, Bruno Di Chiara, Luciano Falletta, Alberto Lanzafame, Mariagrazia Maltese, Ada Nisticò, Antonio Fester Nuccio, Giulia Santoro, Saloua Hamidi, Luisa Argentieri, Giuseppe Beringieri, Paola Bonanno, Maria Capizzi, Emanuela Di Pace, Davide Drago, Antonina Fragale, Giuditta Jesu, Francesco Lo Grasso, Giovanni Mendola, Annateresa Riggio, Renato Satta, Gerardo Scalici, Francesco Scibetta, Alessandro Valdesi.



Le foto sono di Desideria Burgio



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