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Pause di studio

Pause di studio

Scuole estive delle donne - Le scuole estive delle donne, momenti di dialogo e confronto. Le proposta di BeFree (San Martino al Cimino /Viterbo), di Marea (Altradimora/Aqui Terme), della Società italiana delle Storiche (Firenze) e dell'Università del S

Maria Fabbricatore Domenica, 21/07/2013 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Luglio 2013

Ritrovarsi insieme ad altre donne a studiare, dialogare, confrontarsi in luoghi lontani dalla routine quotidiana magari immersi nel verde dove, oltre a fare cultura, ci si può rigenerare prima del rientro nel caos cittadino. Si può fare nelle Scuole estive o di fine estate. Sono le scuole di genere che anche quest’anno offrono una varietà di interessi e di approfondimenti che vanno dalla politica all’educazione sentimentale, ai linguaggi sociali e all’approccio alla maternità declinata secondo vari aspetti. Sono importanti esperienze di scambio culturale, di sapere politico e di democrazia partecipata che si svolgono attraverso corsi e scuole coordinate e promosse in genere da Università, Associazioni, Istituti di Pari Opportunità. L’esperienza delle scuole estive nacque con l’esigenza di evidenziare quel valore che le donne davano e mettevano in pratica nella società e permetteva di capire l’impatto di quel contributo. “Il valore delle donne” è il titolo della prima esperienza di Scuola estiva di storia e cultura delle donne organizzata da Annarita Buttafuoco, in Puglia, più di venti anni fa. Oggi quell’esperienza, maturata in scuole altamente specializzate, continua con altrettanta forza attraverso diverse iniziative. BeeFree - cooperativa sociale contro la tratta, violenze e discriminazioni - per il terzo anno consecutivo organizza la Scuola Residenziale Estiva di Politiche di Genere che si tiene al centro “La Casa di Martino” a San Martino al Cimino (VT) dal 30 agosto al 4 settembre con il patrocinio dell’Università Roma Tre e di GIO (Gender Interuniversity Observatory) e prevedendo crediti formativi. Il titolo suggestivo, a compendio di un anno che ha visto molte iniziative sul territorio nazionale sulla violenza di genere, è “Seduzioni d’amore. Per una narrazione non convenzionale della violenza contro le donne”. L’esigenza di approfondire questo tema deriva dalla quotidiana attività di sostegno a donne vittime di violenza nei servizi pubblici che BeFree gestisce e l’intento è di approfondire il concetto d’amore, considerandolo un concetto che attrae, attualizza e perpetua contenuti arcaici riducendone il significato ad una serie di cause ed effetti tra i quali i comportamenti di sopraffazione maschili e l’attitudine femminile a subirli ed a soffrirne (www.befreecooperativa.org). La Scuola estiva della Differenza di Lecce - realizzata in collaborazione tra Università del Salento, Università di Roma Tre e il Monastero delle Benedettine - arriva alla undicesima edizione con un costante impegno di studio e approfondimento filosofico che permette l’esperienza di “trasformare” se stesse e il mondo che circonda le donne in continua evoluzione, esperienza che consente di acquisire consapevolezza, fiducia e responsabilità politica. Quest’anno dal 9 al 12 settembre il tema è “Quando la differenza fa la politica” (iscrizioni entro il 15 luglio) e tocca le numerose novità degli ultimi tempi: un nuovo Papa, le tante donne e giovani in Parlamento, la terza donna presidente della Camera. Ad Altradimora (Acqui Terme) dal 6 all’8 settembre si organizza un seminario legato alle donne e alla politica, organizzato dalla Rivista Marea a cura di Monica Lanfranco. Altradimora (www.altradimora.it) è un luogo dove si rimane per uno o tanti giorni, dove si fanno incontri, seminari, riunioni, eventi e dove si crea con spirito di condivisione e autogestione e in cui si propongono approfondimenti di studio e argomenti legati all’ottica di genere. “Politica, sostantivo femminile. Appunti in preparazione del seminario di officine del pensiero femminista ad Altradimora” è il titolo dell’edizione 2013 e l’intento è quello di riportare al centro dell’attenzione strumenti e progetti politici con ottica di genere e di rafforzare l’azione comune valorizzando la ricchezza prodotta da quattro generazioni di donne. Alla Scuola estiva delle Società Italiane delle Storiche (Firenze, 28 agosto - 1° settembre) possono accedere studenti universitari, dottorandi, persone impegnate nelle istituzioni, nelle associazioni e nei sindacati. Il titolo delle giornate di studio è “La costruzione della maternità. Storia, scienza, riflessione femminista”, dunque la maternità al centro dell’attenzione: dall’aspetto sociale al linguaggio, dai comportamenti individuali e familiari ai ruoli e identità di genere sia come immaginario simbolico che come esperienza soggettiva vissuta dalla donna nelle sue varie forme.





Le (tante) narrazioni dall’amore

“…Ci siamo rese conto di quanto l’amore pervada a più livelli, la narrazione di moltissime donne incontrate all’interno dei nostri spazi d’ascolto e di come sia, pertanto, necessario, partire dalla sua definizione, dal sistema che lo sottintende, dalle forme che lo descrivono per poter comprendere appieno la storia personale, soggettiva, emotiva di una donna che coraggiosamente decide di elaborare la sua storia di violenza. Le donne si raccontano ponendo l’amore al centro della loro esistenza, al centro di una progettualità relazionale con il partner violento dal quale è impensabile separare ciò che hanno provato, in termini di affezione da ciò che hanno poi vissuto in termini di violazione. È un incastro imprescindibile con cui bisogna fare i conti, altrimenti si rischia di vedere solo una parte del vischioso fenomeno della violenza senza mettere al centro la donna e la sua infinita complessità, di stati d’animo, di sentimenti, di ambivalenze, di resistenze, di fantasie, di cui l’amore rappresenta appunto un motore importantissimo”.

Antonella Petricone, vice presidente di BeFree







Oltre il pensiero unico

“Quando la differenza fa la politica” non è la politica fatta dalle “donne in quanto donne”, ma la testimonianza che è sempre possibile sottrarsi al pensiero unico e all’agire conformistico per guardare il mondo da una prospettiva inedita. È la possibilità di situarci in un orizzonte che apre e si allunga in un ordine più grande.… La posta in gioco non è soltanto la nostra vita ma la restituzione del futuro. Un futuro che possa ricominciare dal presente e non risultare astratto, strappato alle nostre esistenze e ai nostri corpi. Sappiamo che quando la differenza fa la politica le relazioni riscoprono i beni comuni e soprattutto il bene comune. Che è diverso dalla somma dell’utile e del profitto dei singoli. Ma quali sono i gesti e le parole della differenza? Ne scopriremo la traccia nelle giornate della Scuola Estiva leccese, e anche se non provocheremo cambiamenti epocali il desiderio di politica che ci nutre ci aiuterà certamente nell’attraversare il nostro tempo lasciando il nostro segno.



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