Mondo/ Colombia in prima linea - Dodici colombiane nominate per il Nobel per la Pace dell’anno. Tra loro spicca la figura di Patricia Buriticá
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2005
"Ho 50 anni, sono nata in uno Stato in guerra e ho vissuto nella guerra tutta la vita" Patricia Buriticá attivista, è stata una pioniera dei diritti delle lavoratrici nell’inserire una prospettiva di genere nel movimento sindacale colombiano. È una delle 12 donne colombiane nominate per il prossimo Premio Nobel per la pace che verrà assegnato il 4 Ottobre a Oslo.
In Colombia, un Paese devastato da anni di lotta tra i guerriglieri di sinistra e le milizie dell’estrema destra, le donne nominate per il Nobel per la pace sono membri di comunità indigene ed Afro-colombiane, attiviste urbane, campesinas, accademiche, femministe, religiose, funzionarie pubbliche e dirigenti politiche. I dieci membri di giuria colombiani hanno scelto donne ben conosciute nelle loro rispettive regioni, comunità e campi, sebbene siano delle figure necessariamente di primo piano. Le attiviste di pace colombiane rientrano in una rosa di 987 donne, scelte tra un totale di 150 Paesi, e presentate lo scorso mercoledì a Bogotà.
Tali scelte rientrano nella campagna "1.000 Donne per il Premio Nobel per la pace 2005" sostenuta da Swisspeace (la Fondazione svizzera per la pace), lanciata nel 2003 su iniziativa di Ruth Gaby Mangold, membro del Parlamento Svizzero e del Consiglio d'Europa.
Il numero 1000, vuole rappresentare le donne di tutto il mondo che lavorano per la conquista della propria dignità nel loro vivere quotidiano. Nubia Castañeda, una delle 12 candidate, nel corso della conferenza stampa tenuta a Bogotà ha detto: “1000 è il simbolo della donna che vive sotto i ponti, della donna in prigione, della vittima di stupro, della vedova a capo di una famiglia, della lavoratrice, dell’indigena, della campesina che non potrebbe mai apparire qui.
La Castañeda è coordinatrice regionale della Strada di Pace delle Donne, e difende i diritti delle donne Afro-colombiane in Chocó (una regione di giungla ricca e contesa tra diverse fazioni armate lungo il confine panamense) dove lavora con le donne sfollate da quattro decadi di guerra civile.
Dal 1901, anno della consegna del primo premio Nobel per la pace della storia, sono state insignite solo dodici donne: Wangari Maathai (Kenya), Shirin Ebadi (Iran), Jody Williams, Emily Greene Balch e Giovanna Addams (Stati Uniti), Rigoberta Menchú (Guatemala), Aung San Suu Kyi (Birmania), Madre Teresa (missionaria albanese in India), Alva Myrdal (Svezia), Betty Williams e Mairead Corrigan (Irlanda del nord), Bertha Sophie Felicita von Suttner (Austria). (Fonte: Ipsnews)
(1 luglio 2005)
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