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Passi Affrettati

Passi Affrettati

La voce di Dacia Maraini contro la violenza sulle donne

Venerdi, 25/11/2011 - La violenza contro le donne, che si sviluppa drammaticamente quasi sempre dentro le mura domestiche, rischia troppo spesso di essere invisibile, silenziosa, taciuta. I mezzi di informazione di massa, la scuola, la politica, che dovrebbero aiutare i cittadini a riflettere criticamente sui fenomeni sociali e, come in questo caso, a condannare ogni forma di sopruso per ragioni di appartenenza di genere, solo raramente fanno il loro dovere. Ed è per questo che di violenza contro le donne bisogna parlarne il più possibile, coinvolgendo gli uomini, in particolare i più giovani, aperti e ancora in grado di correggere i propri pensieri e comportamenti. Dibattiti, convegni e incontri devono essere accompagnati da rielaborazioni artistiche che rendono il fenomeno vivo, reale, capace di colpire con un linguaggio potente anche le orecchie più sorde. De resto come affermava Paul Klee “L’arte è capace di rendere visibile l’invisibile”. Questa la volontà di Dacia Maraini e del suo testo “Passi Affrettati” - Testimonianze di donne ancora prigioniere della discriminazione storica e famigliare, che da oltre un anno gira l’Italia, raccogliendo enormi consensi e impressionando per la sua forza dirompente. Dalla nota dell’autrice:



“Passi Affrettati è un progetto di educazione ai sentimenti di grande impatto emotivo. La formula scelta è quella di "teatro di parola". Ho scelto e rielaborato drammaturgicamente 8 storie vere di violenza contro le donne. Queste storie provengono da tutto il mondo e mi sono state fornite da Amnesty International. Attraverso la scrittura teatrale, emergono con misura ma senza risparmio le molteplici sfaccettature della violenza usata contro le donne nei più diversi contesti geografici e sociali. L'anima di questo progetto è la lettura scenica del testo, seguita da un dibattito, al quale sovente sono presente. Questa mise en lecture risulta apparentemente una sfida antieconomica per gli stabili e per le imprese teatrali italiane ed è poco diffusa nel nostro Paese. Tuttavia la reazione del pubblico, e in particolar modo della fascia più giovane che poco frequenta il teatro, è formidabile: nel teatro, negli auditori, ovunque la lettura scenica venga eseguita cala il silenzio totale.”





Sarà possibile ascoltare il testo, recitato dall’autrice, domani 26 novembre, presso la Sala Promoteca del Campidoglio a Roma alle 16.00. Lo spettacolo è a ingresso libero fino a esaurimento posti.



(25 novembre 2011)

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