Login Registrati
Passata di pomodoro più sicura

Passata di pomodoro più sicura

Mangiar bene - Dal 1 gennaio 2008 è diventato obbligatorio, senza deroghe, il provvedimento sull’origine del pomodoro fresco e della passata.

Renata Frammartino Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Giugno 2008

Il Decreto 17 febbraio 2006 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali prevede che l’etichettatura della passata di pomodoro riporti la zona effettiva di coltivazione del pomodoro fresco, con l’indicazione della Regione o del Paese di provenienza e dove il pomodoro fresco è stato coltivato.
Il decreto entrato in vigore il 15 giugno 2006, prevedeva un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2007 per i prodotti etichettati prima del 15 giugno 2006, che potevano quindi continuare a essere venduti senza questa indicazione.
La nova normativa impedisce ai produttori che utilizzano pomodori stranieri di spacciare la passata come made in Italy e, nel contempo, rappresenta un importante passo verso una etichettatura degli alimenti sempre più completa ed amica delle nostre scelte alimentari. Questa regolamentazione, estesa a tutti i derivati del pomodoro come sughi pronti e concentrati, consente di effettuare meglio i controlli e il tempestivo ritiro dal mercato dei prodotti eventualmente non sicuri e perciò pericolosi per la salute.

Consumi e produzione…
La Cina ha iniziato la produzione di pomodoro nel 1990 e oggi rappresenta il terzo bacino di produzione dopo Stati Uniti e Italia, circa la metà del concentrato è esportato in Italia.
Nonostante gli allarmi sulla sicurezza dei prodotti provenienti dalla Cina nel 2007, sono quasi triplicate le importazioni di pomodoro concentrato da tale paese(+163%) per un quantitativo che equivale a circa un quarto dell'intera produzione di pomodoro coltivata in Italia.
Il pomodoro è il condimento maggiormente acquistato dagli italiani che, secondo i dati Ismea Ac Nielsen, spendono per i consumi casalinghi ben 442 milioni di euro per acquistare oltre 545 mila tonnellate di pomodori in scatola o in bottiglia. Ogni famiglia durante l’anno acquista.
• 31 kg di pomodori trasformati
• 14 Kg di pelati
• 11 Kg le passate
• 5 Kg le polpe o il pomodoro a pezzi
• 1 Kg i concentrati e gli altri derivati



Il pomodoro in etichetta….
La passata di pomodoro è uno dei prodotti confezionati più utilizzati in Italia, ci sono degli indicatori di qualità che possono aiutarci a scegliere e acquistare meglio questo e altri prodotti preconfezionati. Oltre alla zona effettiva di coltivazione del pomodoro fresco, dove è indicata la Regione o il Paese di provenienza, ecco le informazioni che è importante conoscere della passata di pomodoro:
l’indicazione del residuo secco che indica ciò che resta del vegetale solido dopo aver fatto evaporare tutta l’acqua. Le conserve con residuo secco più elevato hanno in genere più pomodori e sono di qualità superiore rispetto a quelle con residuo fisso più basso. A volte il residuo secco è indicato in etichetta, anche se non è obbligatorio: più il valore supera il 7 per cento e più la passata è da considerare di buona qualità.

l’indicazione del lotto di produzione: una lettera seguita da un numero che varia da 1 a 365. Il numero indica il giorno dell’anno in cui è stata prodotta la passata, la lettera che lo precede identifica l’anno. Es. D. 223: D identifica l’anno 2005 e il 223 il 223° giorno dell’anno, l’11agosto, in piena stagione di raccolta. Se il lotto è D. 303, la produzione è avvenuta il 30 ottobre, data un po’ posticipata rispetto alla raccolta del pomodoro.

la legge proibisce l’aggiunta di coloranti, anche se privi di nocività, ai prodotti derivati dal pomodoro. Il colore che si osserva è quindi quello del pomodoro, una passata di un bel rosso vivo sta a indicare che sono stati impiegati pomodori adatti e lavorati a un giusto grado di maturazione.

In un prossimo futuro sarà probabilmente possibile vedere indicato in etichetta un altro criterio di qualità: il residuo ottico. Questo termine di valutazione è influenzato positivamente dalla quantità di zuccheri presenti nel prodotto finale. Gli zuccheri sono un elemento nutrizionale che, a sua volta, dipende dalla maturazione ottimale dei pomodori. Se il residuo ottico avrà un valore di 8 o superiore, sarà segno evidente che la passata è stata fatta con materia prima di qualità e al giusto punto di maturazione.


(10 giugno 2008)

Lascia un Commento

©2019 - NoiDonne - Iscrizione ROC n.33421 del 23 /09/ 2019 - P.IVA 00878931005
Privacy Policy - Cookie Policy | Creazione Siti Internet WebDimension®