Conferenza Mondiale delle Donne: Pechino +15 - La 54a sessione della Commissione sullo stato delle donne si è svolta a New York dall’1 al 12 marzo 2010 presso il palazzo dell’ONU di New York
Rosa M. Amorevole Lunedi, 10/05/2010 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Maggio 2010
A 15 anni dalla Dichiarazione e dalla Piattaforma d’Azione approvate a Pechino, che costituiscono il contesto più ampio a livello mondiale per l’attuazione di politiche volte al raggiungimento dell’uguaglianza di genere, lo sviluppo e la pace, le rappresentanze ufficiali dei governi e oltre 2000 rappresentanti delle associazioni hanno preso parte ai lavori della Conferenza Mondiale delle Donne: Pechino +15.
In un caos organizzativo impensabile (le code per avere l’accreditamento per partecipare ai lavori sono state anche di sette ore all’avvio della Conferenza) i workshop hanno invitano le presenti a mobilitarsi su 12 argomenti chiave: povertà, istruzione e formazione, salute, violenza contro le donne, conflitti armati, economia, decision making, meccanismi istituzionali, diritti umani, mass media, ambiente e giovani donne
L’8 marzo è stata l’occasione per un evento speciale, il Segretario Generale Ban ki-moon è intervenuto affermando che: “l’uguaglianza di genere e la responsabilizzazione delle donne sono fondamentali per la missione delle Nazioni Unite volta al raggiungimento di pari diritti e dignità per tutti. Ma l’uguaglianza per le donne e le ragazze rappresenta anche un imperativo economico e sociale. Finché le donne e le ragazze non saranno libere da povertà e ingiustizia, tutti i nostri obiettivi, tra cui pace, sicurezza e sviluppo sostenibile, sono a rischio. Riconoscendo l’importanza di questo anniversario - ha affermato - il tema della Giornata Internazionale della Donna di quest’anno, che viene festeggiata in tutto il mondo l’8 marzo, è ‘Pari diritti e pari opportunità: progresso per tutti’”.
Dai documenti che sono stati messi a disposizione si evince che, a seguito della Conferenza di Pechino, si sono realizzati progressi in diversi ambiti, in particolar modo nell’istruzione. Tuttavia, mentre leggi e politiche sensibili alle tematiche di genere hanno affrontato le disuguaglianze e discriminazioni contro le donne, non si è ancora raggiunto un miglioramento generale. Le disuguaglianze continuano infatti a esistere nelle varie aree del mondo e nei paesi. Inoltre i dati a livello mondiale non parlano delle differenze esistenti tra le donne basati su fattori quali i luoghi in cui vivono, lo status economico, l’etnia, l’età, l’eventuale disabilità e altri fattori.
Al termine delle due settimane di lavori Hillary Rodham Clinton – Segretaria di Stato USA – ha parlato ad una folta platea di presenti affermando che “le Nazioni Unite hanno bisogno di più donne in posizioni di potere, mentre cercano di attirare l'attenzione su questioni che toccano da vicino le donne e di combattere le violenze nei loro confronti”. Ha detto che ci sono donne il cui potenziale in fatto di leadership non viene sfruttato: "per le Nazioni Unite che si sforzano di migliorare il sostegno alle donne nel mondo sarebbe un vantaggio avere più donne in più posizioni di potere" e ha sottolineato anche che "le donne costituiscono ancora la maggioranza dei poveri del mondo, di coloro che non hanno accesso all'educazione, alla salute, al cibo".
Clinton ha poi dato il proprio sostegno a un piano Onu per creare una ‘super agenzia’ per accrescere il livello di attenzione sulle questioni femminili affermando che le Nazioni Unite progettano di unire quattro loro organismi che si occupano di donne in una singola agenzia. "In troppi luoghi le donne sono trattate non come esseri umani a pieno titolo con diritti e aspirazioni, ma come creature inferiori".
Ed ha concluso sottolineando l’importanza del trasferimento alle giovani donne delle conoscenze acquisite da tutte le donne delle generazioni più mature. Per questa ragione, ha affermato, anche in questa occasione ha voluto avere accanto sé la presenza della figlia, come simbolo di questo passaggio di saperi.
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