PASQUA 2011: Poesia di DONNA di Maria Cristina NASCOSI SANDRI
La scorsa domenica, al teatro di Vattaro, in provincia di Trento, ha avuto luogo la 22a edizione del Simposio di Primavera, organizzata dal pluri-ventennale Cenacolo Trentino di Cultura Dialettale - è stato fondato, infatti, nel 1989.
Venerdi, 22/04/2011 - PASQUA 2011: Poesia di Donna
di Maria Cristina Nascosi Sandri
La scorsa domenica, al teatro di Vattaro, in provincia di Trento, ha avuto luogo la 22a edizione del Simposio di Primavera, organizzata dal pluri-ventennale Cenacolo Trentino di Cultura Dialettale - è stato fondato, infatti, nel 1989.
Un evento, che già dalle molte adesioni, costanti nel tempo, si è rivelato, come nelle edizioni che l’hanno preceduto, di notevole importanza.
Presenti, infatti, molti poeti e molti gruppi da varie regioni d'Italia, un successo senza precedenti in questa edizione che ha voluto ricordare tra le molte performances liriche in tante lingue dialettali italiane, il 150enario dell’Unità d’Italia, divenuta, nel tempo, unità anche linguistica.
Ma le parlate dialettali hanno sempre ragion d’esistere e di non morire, per non dimenticare le radici da cui proveniamo – come sottolineava decenni fa in una trasmissione televisiva incentrata proprio sui Dialetti d’Italia il grande linguista e filologo Giacomo Devoto, autore, tra l’altro, di uno dei migliori – ancor oggi – dizionari della lingua italiana.
E tra le tante liriche lette alcune son state dedicate all’imminente periodo pasquale ed allora se ne son scelte due, in lingua dialettale cremonese, della professoressa Franca Zellioli Piazzi, e ferrarese (con rispettiva traduzione), redatta da chi scrive, entrambe ‘di Donna’, un omaggio ulteriore alla Madre di Cristo, rappresentata in maniera sublime da Piero della Francesca quando nell’affresco di Monterchi, la Madonna del Parto, faceva prevedere a quell’umile contadinella scelta da Dio come Madre del Salvatore degli uomini, la Vergine madre figlia del tuo figlio…, di dantesca memoria, il grande dolore che avrebbe informato di sé tutta la sua vita, la morte in croce dell’adorato Figlio Gesù…
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