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Parte il 75° Festival di Cannes: tante le registe donne e Valeria Golino presidente della Giuria

Parte il 75° Festival di Cannes: tante le registe donne e Valeria Golino presidente della Giuria

Un'edizione più rilassata, che guarda verso il cielo come nel poster ufficiale di 'The Truman Showì. Premio Women in Motion Young Talent alla regista svedese Ninja Thyberg

Mercoledi, 18/05/2022 - Il 75° Festival di Cannes è iniziato: con il poster ufficiale dedicato a Truman Show, il noto film con Jim Carrey, si comprende l’intenzione di andare verso il cielo, sia pure ignoto, ma con un forte senso di speranza dato dal cielo azzurro con nuvole chiare. Saranno oltre 35mila, quest’anno, i professionisti e gli appassionati cinefili che seguiranno in loco la più antica e nota manifestazione cinematografica internazionale esistente, con beneficio e ripresa anche dell’economia locale.

Anche quest’anno la componente delle artiste donne nel Festival sarà molto importante. Oltre alle due attrici e registe italiane inserite in Giuria, Valeria Golino come Presidente della Giuria ‘Un Certain Regard’ e Jasmine Trinca come componente della Giuria del ‘Concorso Ufficiale’, presieduta dal francese Vincent Lindon, l’Italia sarà presente nella selezione del Concorso anche con Valeria Bruni Tedeschi, attrice e regista italo-francese che presenterà il suo “Les Amandiers”, film in parte autobiografico, che racconta la storia della protagonista entrata nella prestigiosa scuola di Teatro fondata da Patrice Chéreau ed il suo complesso rapporto col maestro. Grande attesa anche per il lungometraggio di esordio di Jasmine Trinca regista, “Marcel!”, che sarà presentato nei prossimi giorni fuori competizione.

La componente femminile nella giuria di Cannes è molto alta: oltre a Jasmine Trinca, che ha raccontato di sentire Cannes come un luogo in cui è cresciuta (21 anni fa la sua prima volta a Cannes con Nanni Moretti in La stanza del figlio) sono presenti l’attrice, sceneggiatrice e regista inglese Rebecca Hall, l'attrice indiana Deepika Padukone e la svedese Noomi Rapace resa famosa dalla saga Millennium.

A sorpresa in apertura il Festival ha mostrato un video inviato da Volodymyr Zelens'kyj, il presidente dell'Ucraina, che ha citato il film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin ricordando l’importanza del cinema per raccontare storie in cui non debbono esserci eroi e antagonisti. L’inaugurazione cinematografica è stata affidata al film di zombie “Coupez” o “Final Cut”, al quale il regista franco lituano Michel Hazanavicius – che circa dieci anni fa ha presentato proprio a Cannes il film “The Artist” - ha cambiato nome per evitare il titolo “Zero”, in rispetto del popolo ucraino.

Altri film al femminile in concorso sono 'Frère et soeur' del regista francese Arnaud Desplechin (Racconti di Natale, I fantasmi di Ismael, con l’attrice premio Oscar Marion Cotillard (‘Midnight in Paris’, ‘Un’ottima annata’, ‘La vie en rose’) già protagonista del film di apertura della scorsa edizione, ‘Annette’. Questa volta il film è dedicato a fratello e sorella che, dopo quasi vent’anni di silenzio e lontananza, si riavvicineranno a causa di un incidente dei genitori anziani.
Si prospetta estremamente interessante anche il film in concorso ‘Armageddon Time’ del regista James Gray , un racconto di formazione sul potere della famiglia e dei legami tra generazioni, con un’altra attrice premio Oscar, Anne Hathaway (Les Miserables, Il diavolo veste Prada).

Da rilevare che anche quest’anno Kering e il Festival di Cannes hanno assegnato il Premio “Women in Motion” a due artiste impegnate in battaglie di genere, il primo all’attrice e produttrice afroamericana Viola Davis (vd. newsletter precedente), e il Premio Young Talent , che viene assegnato a una giovane regista donna per il suo primo lungometraggio, accompagnato da 50.000 euro di sostegno finanziario per il successivo progetto cinematografico, è andato alla regista svedese Ninja Thyberg.

“Sono molto onorata di essere stata scelta per ricevere questo premio dalla vincitrice dell’anno scorso, Shannon Murph - ha detto la Thyberg - Girare è stato un processo difficile ma incredibilmente gratificante e sono entusiasta che ora il film sia disponibile per tutti. Sono stata orgogliosa quando il film è stato accettato a Cannes nel 2020 e, poiché non è andato in scena a causa della pandemia, questo premio è particolarmente significativo per me. Grazie mille a Women In Motion per aver supportato le registe donne”.

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