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Parole, telaio e colori per ‘Tessere la pace’

Parole, telaio e colori per ‘Tessere la pace’

Pace - Il 12 agosto al parco Monaco in Sila e il 18 nel castello di Santa Severina una mostra e uno spettacolo

Antonella Iaschi Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2008

La Pace non è una strada o una piazza, o un albero, la Pace è il mondo e le dediche nel suo nome devono essere per le vittime di tutte le stragi: quelle terroristiche, di guerra, politiche, di mafia, sul lavoro e non ultime quelle di donne, che si perpetuano ogni giorno tra le mura domestiche. Guardare la strada, uscire per strada, appartenere alla strada e condividerne i piaceri e i drammi, essere cittadini della realtà nel bene e nel male, “pensare” come l’uomo di Brecht. Credo sia con questo spirito che la mostra personale della pittrice Rosa Spina è diventata “Tessere la Pace”, un progetto sul quale sono saliti in tanti permettendoci di concretizzarlo. Il 12 agosto al parco Monaco in Sila e il 18 nel castello di Santa Severina, una mostra e uno spettacolo daranno voce a chi il 2 agosto 1980 si trovava nella stazione di Bologna. 85 morti, una delle tante stragi, e purtroppo anche una delle troppe senza Giustizia: ancora i mandanti non si conoscono. Io e Gemma Messori abbiamo scritto di quella strage, ma non sono “quei” nomi o “quei” binari: sono tutti i nomi, i binari, le piazze, le autobomba, i silenzi, le menzogne, che vogliamo ricordare. Rosa Spina ha usato il telaio e i colori, intrecciando le sue emozioni, noi abbiamo usato parole e voce per dar forma alle nostre. Creando memoria, unica arma possibile per cercare di cambiare le cose non lasciando che tutto accada sempre a qualcuno un po’più in là. Essere artista vuol dire anche diffondere rispetto esigendo giustizia.


(12 agosto 2008)

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