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Parole come sassi, se accade a Matera

Parole come sassi, se accade a Matera

Women’s Fiction Festival - Al via l’undicesima edizione del Women’s Fiction Festival di Matera (25/28 settembre 2014), incontro e confronto dedicato alla scrittura femminile

Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti Domenica, 31/08/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Settembre 2014

Dieci anni fa, nel settembre 2004, nella splendida cornice dei sassi materani, vedeva la luce la prima edizione del Women’s Fiction Festival, kermesse internazionale di narrativa femminile nata da un’iniziativa della scrittrice, interprete e traduttrice Elizabeth Jennings, americana di nascita e materana di adozione, e dal creativo brainstorming con Maria Paola Romeo, socia dell’agenzia letteraria Grandi & Associati e direttore editoriale di Emma Books, Mariateresa Cascino, giornalista e consulente in marketing, comunicazione e relazioni pubbliche e Giovanni Moliterni, titolare della “Libreria dell’Arco” di Matera, da sempre impegnato nell’associazionismo culturale. L’idea, assolutamente innovativa nel panorama italiano, era quella di creare uno spazio che permettesse un faccia a faccia tra gli scrittori - in particolare gli aspiranti - e gli addetti ai lavori dell’editoria. Anche la modalità era del tutto inedita: una vera e propria “Borsa del libro”, presenti gli editor delle più importanti case editrici italiane e straniere. Intorno a questo cuore pulsante, convegni, seminari, conferenze ed eventi culturali organizzati nei luoghi più suggestivi della città, ma soprattutto nella splendida location del complesso cinquecentesco delle Monacelle, sede ufficiale del Festival. Un tempo luogo di accoglienza per ragazze povere e nubili - le “monacelle”, appunto - poi asilo per l’infanzia e orfanotrofio, oggi è una struttura alberghiera ma anche un ostello, gestito da un’agguerrita cooperativa femminile che ne ha fatto un contenitore di arte e di cultura.



Il Festival nasce come momento di incontro e di confronto dedicato alla scrittura femminile. “All’inizio - affermano le organizzatrici - il romanzo femminile e in modo particolare la narrativa rosa erano considerati di serie B, poi man mano hanno acquistato sempre maggior spazio e considerazione. Gli editori vengono qui perché cercano proprio quello”. Non solo. “Gli incontri del Congresso - dice Maria Paola Romeo - hanno anche lo scopo di far capire in che direzione va il mercato e di indirizzare gli autori affinché si rivolgano ai giusti interlocutori”. Matera è anche madre: ha infatti visto nascere la prima casa editrice digitale femminile ‘Emma Books’ e la prima associazione europea di “donne che scrivono”, EWWA (European Writing Women Association).



LA BORSA DEL LIBRO

È l’elemento distintivo del Festival. Un’occasione unica per gli scrittori di proporre direttamente il proprio libro ai direttori editoriali, agli editor e agli agenti in cerca di nuovi talenti. Il tempo a disposizione per la proposta delle idee o delle storie è di dieci minuti. È quindi fondamentale arrivare con un “pitch”, ovvero una sinossi mirata a conquistare in breve tempo l’attenzione e l’interesse dell’interlocutore. Quest’anno per l’Italia saranno presenti all’undicesima edizione del Congresso Internazionale per scrittori del WFF Alice di Stefano per Fazi, Gemma Trevisani per Rizzoli, Giulia Ichino per Mondadori, Francesca Lang per Piemme, Laura Ceccacci per l’omonima agenzia letteraria. E poi editor americani e inglesi, esperti di editoria digitale e una produttrice cinematografica. A disposizione degli iscritti consulenti editoriali, traduttori e sessioni di brainstorming in italiano e in inglese. Grazie al Women’s Fiction Festival hanno pubblicato i loro libri Giuseppina Torregrossa (Mondadori), Giovanni Ziccardi (Marsilio) Daniela de Prato (Tea Libri) Gabriella Genisi (Sonzogno), Flumeri & Giacometti e Cristina Cassar Scalia (Sperling & Kupfer).



IL PREMIO BACCANTE

Ogni anno il Festival premia un personaggio femminile di fama internazionale per il contributo alla narrativa femminile in Italia e nel mondo. Tra le scrittrici che hanno ricevuto l’opera d’arte creata appositamente dal Laboratorio Orafo di Matera Inge Feltrinelli, Milena Agus, Margaret Mazzantini, Licia Troisi, Sveva Casati Modignani e Amy Bratley. La baccante del premio, nelle parole di una delle sue creatrici, Lela Campitelli “nasce da un rovesciamento poetico di senso e dal desiderio di rivalutarne la figura, facendone un simbolo della condizione e del ruolo della donna nella cultura. La donna, attraverso una ricerca tutta interiore, la conoscenza di sé, e attraverso l’esperienza dell’arte, giunge alla riconquista del proprio posto nella storia”.



I TEMI DEL WFF 2015

Il tema portante scelto quest’anno è lo storytelling. Tutto è narrazione, in particolare si vogliono valorizzare in ogni modo le voci femminili, organizzando incontri possibilmente corali, in collaborazione con la Scuola Holden, con il We Women for Expo e con Emma Books, che presenterà un’antologia a sostegno di Matera candidata a Capitale europea 2019. Grande spazio verrà dato al ruolo della “rete” intesa non solo come social (facebook, twitter, blog) ma anche come rete di collaborazione tra autrici, obiettivo di EWWA, nata proprio lo scorso anno a Matera ad opera di un gruppo di professioniste della scrittura, che intendono muoversi sull’esempio e nella direzione indicata dalle scrittrici americane indipendenti.



BOX

La parola a Elizabeth Jennings

Il Women's Fiction Festival organizza ogni anno un congresso internazionale rivolto agli scrittori. È un’occasione per chi scrive di incontrare a tu per tu editor e agenti, evitando così di affidarsi al caso o inviare un manoscritto per posta, pregando che qualcuno lo riceva, lo legga e magari lo apprezzi invece di cestinarlo. Il mondo editoriale sta cambiando rapidamente. La rivoluzione in atto vede l'editoria ridursi ai suoi due elementi fondanti, irrinunciabili: lo scrittore e il lettore. Tutto il resto è intermediazione e, con la rivoluzione digitale, accade che questo “resto” diventi sempre meno indispensabile. Quella che si sta verificando è una rivoluzione democratica, determinante anche se forse invisibile ai più, ma che ha e avrà un impatto sempre maggiore non solo sulla filiera editoriale e sul ruolo dei suoi attori, ma anche sui contenuti, sulla diffusione di nuove idee. È proprio in tale ottica che quest’anno al WFF si parlerà di futuro dell’editoria, di svolta digitale, di self-publishing e scenari possibili, affinché chi scrive possa avere un’idea il più chiara possibile del nuovo mondo editoriale.

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