Parma / Quando il viaggiatore è donna

Giovedi, 21/03/2013 - Quando il viaggiatore è donna



Sono le storie delle viaggiatrici italiane, donne che hanno intrapreso un’avventura tradizionalmente negata al loro sesso, al centro del libro che sarà presentato venerdì 22 marzo alle 17.00 in Provincia: “Spazi, segni parole. Percorsi di viaggiatrici italiane”, edito da Franco Angeli scritto da Luisa Rossi e Federica Frediani e realizzato anche con il contributo della Provincia di Parma, oltre che delle Università Ca’ Foscari di Venezia e degli Studi di Genova.

Una storia del viaggio femminile attraverso le memorie di viaggio di donne famose e meno famose: ci sono i viaggi patriottici di Cristina di Belgioioso, la trasgressione e la nostalgia nei viaggi di Virginia Oldoini, le donne dell’Islam viste con gli occhi di Amalia Nizzoli, il viaggio in Caucaso in solitario di Carla Serena, le molte Europe di Dora d’Istria, l’America meridionale di Gina Lombroso; ci sono i libri di viaggio di Matilde Serao, le esperienze scientifiche di Eva Mameli Calvino in America, le fotografie di Francesca Bonardi. Ai primi anni dell’Ottocento si passa da spostamenti necessari come i viaggi di nozze o di protocollo di donne nobili o viaggi di religiose al viaggio moderno inteso come spostamento, all’interno del proprio o di un altro paese, fondato sulla libera scelta di vedere “il mondo” e raccontarlo. Molte delle viaggiatrici lasciano diari, resoconti, scritti fitti di aneddoti, ricordi, notazioni: una visione “del mondo lontano” al femminile.

La presentazione di venerdì è inserita nell’ambito della rassegna "Le donne di marzo 2013" e si terrà con inizio alle 17.00 nella sala Savani del palazzo dell’ente in piazzale della Pace a Parma. L’incontro con le autrici sarà aperto dall’assessore alle Pari Opportunità Marcella Saccani e interverrà Anna Maria Cavalli docente dell’Università degli Studi di Parma.

Dalla quarta di copertina

Tutti conoscono le grandi viaggiatrici europee diventate simbolo di un’emancipazione precoce ed eccentrica, di uno sguardo a volte inedito a volte imprevedibile, ma sempre interessante su realtà prima confinate in un racconto del mondo tutto maschile. Meno nota, ma ugualmente interessante, fitta e complessa è la storia delle viaggiatrici italiane, donne che hanno deliberatamente intrapreso un’avventura spaziale e mentale tradizionalmente negata al loro sesso.

Gli autori, soffermandosi sulle continuità e discontinuità tra Ottocento e Novecento, illuminano figure poco conosciute senza tralasciare di offrire nuove interpretazioni di viaggiatrici più note e studiate. Emergono così dall’ombra o riverberano di nuova luce profili e itinerari sorprendenti. Dalla ricerca dell’ispirazione artistica all’esplorazione scientifica, dal più lontano Oriente agli inospitali paesaggi dell’Africa delle nostre colonie fino all’America della modernità, le nostre viaggiatrici coprono, nei loro tempi e modi, tutte le varianti dell’odeporica.

Il volume, dal forte impianto interdisciplinare, traccia un nuovo quadrante dell’altra mappa che le donne italiane hanno visto, scritto e descritto, uscendo a prendere la parola nei due secoli che hanno cominciato a ridargliela.



Le curatrici:

Federica Frediani, ricercatrice post-doc e professore incaricato presso il Laboratorio di studi mediterranei dell’Università della Svizzera Italiana, ha pubblicato nel 2007 Uscire. La scrittura di viaggio al femminile: dai paradigmi mitici alle immagini orientaliste.

Ricciarda Ricordi, professore ordinario di Letteratura moderna e contemporanea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, si è occupata di scritture femminili e di scritture femminili di viaggio a cui ha dedicato numerose pubblicazioni. Ha curato Rimembranze di un viaggetto in Italia scritte da una signora siciliana di Cecilia Stazzone De Gregorio, pubblicato nel 2009.

Luisa Rossi, geografia, professore associato dell’Università di parma, è da sempre attenta al tema del viaggio delle donne, alle loro geografie e cartografie. Ha pubblicato nel 2005 L’altra mappa. Esploratrici e viaggiatrici geografe.