Sui giornali e nel paese il confronto è caldo sul SI e il NO al Referendum Costituzionale, non c'è alcun ricordo di quando le spade, dentro e fuori il Parlamento, si sono incrociate sulla fecondazione assistita, su chi può ricorrere alla scienza per poter avere un figlio naturale e sulla natura dell'embrione (gia vita oppure no). Questo momento ritornerà. Alla Commissione Sanità del Senato è infatti iniziato l'esame delle proposte di revisione della legge 40/2004, la legge sulla fecondazione assistita che fu nel 2005 oggetto di ben 4 Referendum che non raggiunsero il quorum anche per piccolo suggerimento a disertare le urne venuto da eminenti rappresentanti della Chiesa. A presentare il progetto di revisione della legge 40 è stata la Presidente della Commissione Sanità, la Senatrice Emilia Grazia De Biasi, convinta che malgrado le modifiche apportate alla normativa sulla fecondazione assistita, per effetto di sentenze di Tribunali e della Corte Costituzionale, sia opportuno dare più forza, attraverso una nuova legge, ai passi in avanti fatti in questi anni.
In pratica con la revisione della legge 40 si vuole garantire in Italia il DIRITTO alla procreazione medicalmente assistita anche quando l'impianto avviene con donazione di un gamete maschile o femminile da parte di una terza persona (fecondazione eterologa) e la Senatrice sostiene che si tratta di "una revisione in senso umano" anche perché si porrà così fine al fenomeno del "turismo sessuale", e cioè del viaggio all'estero, in paesi dalle leggi più permissive in tema di fecondazione, delle coppie più abbienti. Secondo la Senatrice De Biasi, quando la nuova legge entrerà nel vivo del confronto, la discussione si farà accesa in particolare sulla ricerca e la sperimentazione sugli embrioni e sui gameti che sono e saranno custoditi in appositi Centri Trapianti. E a proposito di embrioni e gameti soprannumerari, affinché la nuova legge possa funzionare, dice la senatrice, occorrerà anche una crescita "culturale del Paese in modo che la donazione di gameti diventi pratica accettata e normale come oggi lo è quella del sangue e degli organi. La nuova legge permetterà poi il ricorso alla Fecondazione assistita non solo da parte di coppie sterili, ma anche da parte di coppie portatrici di malattie genetiche e trasmettibili, coppie i cui embrioni saranno sottoposti ad una diagnosi prenatale per poter escludere o modificare quelli portatori della malattia.
L'esame di questa legge sarà quindi "caldo" perche riproporrà tdivisioni mai sopite e anche perchè inevitabilmente introdurrà un tema che la legge non tratta direttamente, quello dell'utero in affitto, un tema che farà riemergere le divisioni che si sono vissute anche recentemente a proposito della legge Cirinnà e delle unioni omosessuali.
Lascia un Commento