Equilibrio rappresentanza di genere, nuove leggi elettorali regionali, sono alcuni degli obiettivi della Conferenza delle Presidenti degli Organismi regionali di Parità
Domenica, 24/01/2010 - Il giorno 10 dicembre 2009 si è tenuta, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, l’Assemblea pubblica della “Conferenza delle Presidenti degli Organismi regionali di pari opportunità”, per la prima volta con la nuova identità unitaria.
La Conferenza, dotata di un proprio Statuto, approvato da tutte le Presidenti degli Organismi regionali, il 22 Gennaio 2008, si pone l’obiettivo di valorizzare il ruolo istituzionale degli organismi di parità, favorendo il coordinamento e lo scambio di esperienze e buone prassi tra le singole realtà regionali, al fine di promuovere politiche di genere conformi agli obiettivi di parità e pari opportunità tra uomini e donne, sanciti dalla Costituzione.
Questa rete, formata da donne autorevoli, appartenenti a tutti i partiti, si è, quindi, spesa nella definizione di contenuti condivisi da inserire nella riscrittura degli Statuti Regionali e nell’individuazione di strumenti che favoriscano il reale riequilibrio della rappresentanza di genere, da inserire nelle nuove leggi elettorali regionali.
In questa fase politica del paese, la Conferenza delle Presidenti ha individuato come prioritario, l’impegno perché un più alto numero di donne sia non solo candidato, ma effettivamente eletto negli organismi istituzionali.
I risultati della precedente tornata elettorale delle amministrative sono stati molto deludenti sotto questo profilo e sottolineano la necessità di un coinvolgimento di tutte le forze che agiscono sul territorio e che condividono la preoccupazione per questo deficit di democrazia.
Il convegno, nato, appunto, dalla necessità di incontrarsi e discutere con le Presidenti degli Organismi regionali di Parità, intendeva affrontare il problema della scarsa presenza delle donne nelle assemblee elettive, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali, alla presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali e grazie a momenti di approfondimento con esperti della materia.
Tra i relatori, oltre a Donatina Persichetti (Lazio), coordinatrice della Conferenza delle Presidenti degli organismi di parità regionali, e le varie rappresentanti regionali, anche Elisa Manna, responsabile del settore politiche culturali del Censis e Gaetano Armao, coordinatore degli assessori regionali agli affari istituzionali, all’interno della Conferenza Stato- Regioni. I due ospiti hanno fornito il loro interessante contributo. Elisa Manna ha evidenziato la necessità di una rappresentanza politica femminile, utilizzando la metafora dell’ Exaptation, parola chiave dell’ultima fotografia della società italiana scattata dalla fondazione. Lo strumento concettuale mutuato dalla biologia, viene, infatti, utilizzato per descrivere un sistema vivente che si accorge di poter usare una parte di sé, predisposta a svolgere una certa funzione (le ali per il volo, ad esempio) per assolvere a un’altra funzione vitale (l’airone che utilizza le ali per fare ombra sull’acqua e individuare la propria preda). Il nostro sistema, che si è “adattato” fin’ora come ha potuto, ha esaurito le energie e ha bisogno di nuova linfa, come ad esempio il contributo delle donne. Gaetano Armao, citando un articolo del Sole24Ore ha ricordato l’importanza della presenza femminile “in board” nelle aziende. Problema, peraltro, già all’attenzione del Parlamento nelle due proposte di legge presentate, una alla Camera e una al Senato, per il riequilibrio della presenza di genere nei cda delle aziende quotate.
La giornata, quindi, è stata l’occasione per sostenere il percorso di affermazione sia politica che istituzionale avviato della Conferenza delle Presidenti: politico poiché la Conferenza sta per firmare un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e quello delle Pari Opportunità; istituzionale, perché ha ottenuto la disponibilità della Conferenza Stato-Regioni nella persona dell’On. Armao a ragionare sulla possibilità che la Conferenza delle Presidenti degli organismi regionali di Parità possa essere riconosciuta ufficialmente.
A sostegno della discussione sul problema della rappresentanza di genere e dei riferimenti normativi che ne garantiscono l’attuazione, è presente in cartellina un corposo kit di documenti, distribuito ai presenti, contenenti importanti testimonianze, tra cui un excursus delle nuove leggi elettorali emanate da alcune regioni ed una disamina dei risultati elettorali per quello che riguarda la presenza femminile, a cura di Franca Cipriani.
Dal 2005, infatti, le elezioni regionali si sono svolte, operante il nuovo Titolo V della Costituzione, che da mandato alle Regioni di scrivere un nuovo Statuto e legiferare nuove leggi elettorali.
Le Regioni che hanno assolto questo compito, sono state Abruzzo, Calabria, Lazio, Marche, Puglia e Toscana, introducendo così una disciplina organica, in altri casi le Regioni hanno apportato solo semplici correttivi alla disciplina statale. In evidenza, per importanza ed attualità, la questione delle legge elettorale campana, impugnata dal Consiglio dei Ministri nella persona del Ministro Fitto, e sulla quale si è espressa invece positivamente la Corte Costituzionale, riconoscendo la legittimità della legge.
Si sono, quindi, alternate le testimonianze delle Presidenti degli Organismi Regionali, dalle quali è risultato evidente che, pur essendo presenti norme di vario genere per garantire la candidatura di genere, questo non ha poi garantito l’effettiva elezione di un maggior numero di donne.
Il dato della ricerca di Franca Cipriani, quindi, purtroppo conferma in pieno questa realtà.
La giornata si è conclusa con l’impegno di un incontro con la Conferenza Stato-Regioni e la decisione di affidare al Censis, nella persona di Elisa Manna l’incarico di portare a termine una ricerca specifica sul valore della presenza femminile come possibilità di reale cambiamento e uscita dalla crisi per il nostro paese.
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