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Paola Egonu, italiana DOC

Paola Egonu, italiana DOC

La querela dell'atleta di colore nei confronti di Vannacci è stata archiviata: affermazioni improprie e inopportune ma non denigranti

Mercoledi, 19/06/2024 - Il femminile di giornata / tredici. Paola Egonu, italiana DOC
Che dire ! il GIP Alessandro Dal Torrione ha archiviato l’accusa di diffamazione di Paola Egonu contro Vannacci!
Egonu aveva querelato Vannacci per aver scritto sul suo libro (Il mondo al contrario): “Anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’Italianità”. Il Gip ha deciso l’archiviazione dichiarando, a proposito di quella frase: ”ben può essere valutata come impropria e inopportuna 'anche' in merito al riferimento (che appare ingiustificato) a una specifica persona che legittimamente si è doluta di essere chiamata in causa“, ma “non risulta tuttavia emergere un superamento del limite della continenza, che possa dirsi indicativo della volontà, da parte dell’indagato, di offendere gratuitamente la reputazione di Egonu, di denigrarla, di sminuirne il valore, di portare un attacco indebito alla persona”.
E così dopo aver “imparato” dal GIP che Vannacci non è stato “incontinente”, mi sembra importante dire a Paola Egonu che stiamo con lei e che il commento dell’avvocato di Vannacci, che sottolinea come l’archiviazione sia  “la vittoria della libertà di opinione“ se lo poteva evitare davvero.
Il silenzio sarebbe stato forse apprezzabile ma la supponenza è davvero urticante. Della frase famosa rivolta a Paola Egonu, la “chicca” che dall’inizio mi colpì di più fu quella precisazione che accompagnava l’aggettivo italiana, seguito dalla specifica di cittadinanza.
Paola è nata a Cittadella in provincia di Padova, qui a studiato e qui, nel suo paese, è divenuta una pallavolista d’eccellenza vincendo un numero incredibile di medaglie d’oro e d’argento. Fu scelta su indicazione del CONI alle Olimpiadi di Tokio, assieme ad atleti di altri paesi, come portabandiera del vessillo a cinque cerchi per la Cerimonia di apertura. Paola Egonu è italiana a tutti gli effetti per ius soli, per l’orgoglio e la forza con cui rappresenta il suo paese come atleta e come persona.
E quella italianità di cui parla Vannacci, definita per tratti somatici, se non facesse arrabbiare farebbe sorridere. Lui che tanto ha girato il mondo come generale mi domando se abbia girato l’Italia. Da sud a Nord siamo un popolo dalla varietà di colori della pelle, e dai tratti somatici davvero più variegati e dalle culture e abitudini più diversificati; il che è davvero una caratteristica affascinante. Sarà stata la storia, la nostra posizione nel mediterraneo, le invasioni barbariche chissà! Ma pochi popoli possono vantare una tale ricchezza di varietà di tratti somatici. Ed ora sempre di più l’immigrazione aumenta la ricchezza della diversità irrefrenabile che le migrazioni dei popoli, per necessità e non solo, caratterizzano questa nostra epoca regalandoci nuovi ”tratti” di umanità.
Essendomi occupata per anni di agricoltura, una delle cose che mi hanno sempre affascinato è stato notare quanto diversificato fosse il colore della terra: dal marrone al giallo, dall’avana al nero; con infinite differenze, ma sempre terra.
E così siamo anche noi italiani.
Nel mandare un saluto a Paola Egonu e un attestato di vicinanza, che sono sicura di poter considerare di tantissime persone e sicuramente di tutte le lettrici di NOIDONNE, mi piace sottolineare che condividiamo un nome, Paola, che deriva dal Latino ed è il femminile di Paulus: giocosa. Ulteriore conferma di italianità.
Paola Ortensi

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