Il microcredito sociale per far ripartire la vita delle donne che hanno subito violenza. L’impegno di Fondazione Pangea e Fondazione Vodafone in Italia per una finanza etica a servizio delle donne
Giovedi, 12/05/2011 - Fondazione Pangea Onlus, impegnata dal 2002 con progetti che mirano al riscatto economico e sociale delle donne, annuncia l’erogazione dei primi microcrediti in Italia a favore di donne che escono da situazioni di violenza e si trovano in condizioni economiche marginali, che hanno bisogno di un sostegno iniziale per poter ricostruire la loro vita e reinserirsi nel mondo del lavoro.
Con il sostegno di Fondazione Vodafone Italia, Pangea garantirà infatti ad alcune donne che hanno completato il proprio percorso di uscita dalla violenza presso due dei centri antiviolenza partner del pangeaprogettoitalia, il Centro Donna Lilith di Latina e la Cooperativa Sociale W.I.N. di Caserta, la possibilità di reintegrarsi nel tessuto sociale ed economico dal quale la violenza le ha escluse, grazie all’opportunità di ricevere un microcredito e avviare un nuovo progetto di vita.
In questa prima fase, i microcrediti erogati serviranno a far fronte a spese socio-assistenziali che le donne devono affrontare, per emergenze finanziarie per se o per i propri figli, o per sostenere percorsi di formazione e riqualificazione professionale. La fase successiva del progetto prevede invece l’erogazione di microcrediti per la creazione o il sostegno di microimprese al femminile e per sostenere percorsi di formazione e riqualificazione professionale delle donne.
Secondo la Banca Mondiale il 25% della popolazione italiana è considerato non bancabile, cioè esclusa dal credito e dai servizi finanziari. Di questa categoria fanno parte anche le donne.
Le micro-imprese in Italia sono più diffuse che in altri Paesi dell’OCSE, il 25% di esse sono gestite da donne. E’ statisticamente dimostrato che le microimprese al femminile sono meno rischiose di quelle maschili (Nel 2004 le imprese al femminile hanno fatto registrare un tasso di fallimento dell’1,9% contro il 2,2% di quelle con titolare un uomo).
Nonostante questi dati per accedere ai fidi bancari per le micro-imprese con titolare una donna è richiesto un tasso d’interesse più alto rispetto a quelle che hanno per titolare un uomo, in media tra lo 0,3% e lo 0.5% in più. Se un’impresa di proprietà femminile è garantita da un’altra donna, la differenza (e quindi la diffidenza!) sale di circa lo 0,6% in più. (Alesina, Lotti e Mistrulli, 2008)
“Abbiamo iniziato a fare microcredito in Afghanistan nel 2003, ci sembrava impossibile ma ci siamo riusciti! Oggi abbiamo deciso di intervenire anche in Italia, attraverso pangeaprogettoitalia. Vogliamo ribadire la nostra fiducia verso quelle donne che pur non potendo offrire garanzie reali, possono essere generatrici di reddito, potenziali risparmiatrici, ottime lavoratrici e imprenditrici di se stesse. Attraverso la finanza eticamente orientata, e il microcredito in particolare, vogliamo innescare un circolo virtuoso di utilizzo del denaro, offrendo strumenti concreti che contribuiscano a far ripartire la vita di quante subiscono violenza di genere ed economica, e renderla sostenibile, dando loro quella fiducia che il circuito del credito tradizionale non può dare”, afferma Luca Lo Presti, Presidente di Fondazione Pangea.
Attraverso nuovi strumenti finanziari si può garantire una risposta concreta e innovativa, pari opportunità e accesso al credito alle donne in condizioni di difficoltà socio-economica, favorendo il superamento degli ostacoli psicologici e pratici che solitamente le penalizzano in campo economico e finanziario, al contempo contribuendo allo sviluppo delle economie locali femminili in risposta ai processi di globalizzazione.
Sulle orme dell’esperienza maturata all’estero, anche in Italia il progetto di microcredito prevede una collaborazione in rete con le realtà che sono a contatto con le potenziali beneficiarie, come ad esempio i centri antiviolenza che fanno già parte di pangeaprogettoitalia (Centro Donna Lilith Onlus di Latina, Cooperativa Sociale WIN di Caserta, Cerchi d’Acqua di Milano e Associazione Biblioteca delle Donne Melusine - centro antiviolenza a L’Aquila), che potranno accompagnare le donne durante il loro percorso di autonomia economica e finanziaria, al fine di sostenerle emotivamente e incoraggiarle. Pangea si avvarrà della collaborazione di professioniste/i che daranno un sostegno tecnico e formativo alle beneficiarie dalla fase di selezione, stesura del progetto e del business plan fino all’avvio della microimpresa e alla restituzione del prestito.
“Il progetto nasce dalla consapevolezza che solo una finanza al servizio della persona possa essere agente catalizzatore nel definitivo riacquisto della dignità della donna. Il Microcredito Pangea è concreto perché fa partire iniziative semplici, di tutti i giorni ; è mirato perché fa credito a coloro che non hanno credito da nessuno; è sicuro perché ha alle spalle una rete sociale che aiuta, convoglia e controlla le iniziative finanziate; è aperto perché non discrimina la posizione sociale, la provenienza, la storia delle donne che finanzia. Le persone raggiunte dal Microcredito vogliono mettersi in gioco non tanto perché non hanno niente da perdere ma perché hanno riacquistato la dignità di donna”, dichiara Simona Lanzoni, responsabile progetti di Fondazione Pangea.
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