Martedi, 20/09/2011 - Dal 17 settembre al 2 ottobre alla Vicaria, Emma Dante cura una nuova rassegna di resistenza creativa, portata avanti con la Compagnia Sud Costa Occidentale. Ogni sabato e domenica la regista palermitana e la Compagnia intendono proporre attraverso quest’appuntamento il proprio teatro, la propria visione artistica e culturale alla città di Palermo. Verranno presentati pertanto sia i progetti artistici compiuti, sia quelli in divenire. Questa panoramica sulle produzioni della Compagnia Sud Costa Occidentale svela al pubblico i diversi momenti delle fasi creative di un progetto teatrale e come un'unica voce possa parlare linguaggi differenti: dal teatro contemporaneo al teatro per l’infanzia all’opera lirica.
Saranno presentati i seguenti progetti:
Acquasanta, con Carmine Maringola, uno spettacolo della Trilogia degli occhiali, ultima produzione della compagnia Sud Costa Occidentale per la regia di Emma Dante già al secondo anno di tournée.
E’ una tragica storia di abbandono: ‘o Spicchiato, mezzo mozzo, consuma la sua esistenza nell’attesa del ritorno della nave salpata senza di lui.
Gli alti e bassi di Biancaneve, favola per adulti e bambini, con Italia Carroccio, Davide Celona e Daniela Macaluso. Lo spettacolo, presentato alla Vicaria in forma di studio, debutterà a ottobre 2011 a Torino presso il Teatro Ragazzi e Giovani – Teatro stabile di innovazione per l’infanzia e la gioventù. Biancaneve, raccontata da Emma Dante, scoprirà i veri valori della vita nelle sproporzioni delle cose.
Aspettando La Muta di Portici, prova aperta del laboratorio di preparazione all’opera lirica La Muette de Portici, opera di Daniel-François-Esprit Auber del 1828, che debutterà ad aprile 2012 all’Opéra Comique di Parigi. La regia è di Emma Dante e la direzione d’orchestra è di Patrick Davin con l’Orchestra e il coro del Théâtre Royal de la Monnaie.
Ha inaugurato la rassegna, sabato 17 settembre la mostra Sala d’attesa di Adriano La Licata, Elias Vitrano, Masiar Firouzi, in mostra fino al 2 ottobre durante il periodo della rassegna.
Programma
sabato 24 – domenica 25 settembre
domenica 02 ottobre
ore 19.00 € 5: GLI ALTI E BASSI DI BIANCANEVE studio testo e regia di Emma Dante
con Italia Carroccio, Davide Celona, Daniela Macaluso
ore 21.15 € 7: ACQUASANTA. testo e regia di Emma Dante
con Carmine Maringola
01 ottobre ore 21.00 € 5
ASPETTANDO LA MUTA DI PORTICI
Prova aperta
regia di Emma Dante
scene Carmine Maringola
coreografie Sandro Maria Campagna
assistenza regia Giuseppe Cutino
assistenza coreografie Stephanie Taillender
con Elena BORGOGNI, Twefik BENSNOUSSI, Ivan HERBEZ, Rémi BOISSY, Alaa SAFI, Alessandro SAMPAOLI, Francesco ZECCA, Luca ROMANI, Mauro PASQUALINI, Valerio TAMBONE, Stefano VONA BIANCHINI
Info e Prenotazioni(consigliate): + 39 3351420111 dalle ore 16.30 alle ore 20.00
sabato 24 – domenica 25 settembre
domenica 02 ottobre
ore 19.00 - € 5
GLI ALTI E BASSI DI BIANCANEVE
favola per bambini e adulti
studio
testo e regia di Emma Dante
con Italia Carroccio, Davide Celona, Daniela Macaluso
C’è l’alto che si fa basso e il basso che si fa alto nel mondo di Biancaneve. Al contrario di Alice nel paese delle meraviglie che cresce e rimpicciolisce continuamente, Biancaneve vede alzarsi ed abbassarsi il mondo intorno a lei circondato da creature buone e cattive che l’aiutano a diventare grande. Biancaneve fa esperienza, nello stesso tempo, della vigilia e dell’indomani, del più e del meno, del troppo e del non abbastanza, della causa e dell’effetto. Viene punita dalla matrigna prima di essere colpevole, ancora bambina inconsapevole viene accusata di vanità e fuggendo nel bosco scopre nella statura dei nani e nelle sproporzioni delle cose i veri valori della vita. I nani le insegnano ad abbassare lo sguardo e ad essere umile mentre la regina madre le insinua nell’anima il pericolo di uno sguardo diritto verso l’esaltazione del proprio io. C’è uno specchio che riflette tutto, sogni e paure, azioni malvagie e fughe verso la libertà.
La regina madre interroga lo specchio, Biancaneve il suo cuore. L’invidia tormenta la regina al punto che desidera uccidere la rivale e divorargli il cuore. È una favola crudele dove i mostri si avvicinano ai bambini spinti dalla necessità di guidarli verso il percorso della conoscenza. I nani sono piccoli minatori dalle pance gonfie che parlano un siciliano medievale. Durante un’esplosione in miniera tutti e sette hanno perso le gambe.
La matrigna che offre a Biancaneve il frutto proibito per incantesimo si trasforma in una vecchia magra e altissima. Tutto è sproporzionato come all’inizio sono le cose che vedono i bambini. I loro occhi, sgombri da forme convenzionali, vedono grande e spaziosa una stanza dove da tempo noi ci sentiamo prigionieri. “di Emma Dante”
sabato 24 – domenica 25 settembre
domenica 02 ottobre
ore 21.15 € 7
ACQUASANTA
testo e regia di Emma Dante
con Carmine Maringola
Quanti ccose aggio visto affacciato ‘ncoppa ‘o mare… i pesci tropicali… ‘a barriera corallina… aggio visto il polipo arlecchino coi tentacoli ‘i tutti i colori… e ‘na medusa… gigantesca… ca s’arravugliava nei raggi d’o sole… aggio visto ‘o mare ca cagnava colore…. e ‘o pesce palla ca dintra d’isso teneva futuro e passato… e il Cristo di Rio aggio visto ca si tuffava a petto ‘i palomma da coppa ‘o Corcovado, …. e n’iceberg…. enorme… ca si scioglieva in lacrime di cristallo dint’all’abisso d’o mare…”
“Un uomo si ancora sul palcoscenico a prua di una nave immaginaria. Esperto nel dirigere l’imbarcazione ‘o spicchiato evoca i ricordi della sua vita di mozzo imbarcato dall’età di 15 anni. Sopra la sua testa pende il firmamento: quaranta stelline ticchettìano segnando il tempo del ricordo. Poi tutto tace. Il mare smette di respirare e ‘o spicchiato ha un tuffo al cuore: un giorno la nave è salpata senza di lui lasciandolo solo e pazzo sul molo di un paese straniero: la terraferma. Proprio lui che ha votato la sua vita alla navigazione, che se non dondola si sente perso, che giorno e notte ha bisogno di avere negli occhi il suo unico grande amore: il mare. Le voci della ciurma, del capitano, gli rimbombano nella testa e ‘o spicchiato canta a squarciagola aggrappato al parapetto. Il mozzo diventa di legno mentre aspetta il ritorno della nave, come la polena di un vecchio galeone.” di Emma Dante
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