Spettacolo - "Ultima luna d’estate" un Festival di teatro, musica, luoghi ameni e squisita ospitalità è un fiore all’occhiello della Brianza
Colla Elisabetta Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2007
Anniversario in grande stile per il Festival brianzolo “Ultima Luna d’Estate”, un nome quanto mai suggestivo per una manifestazione capace di cogliere, come poche altre, gli ultimi fuochi dell’estate, valorizzando la bella luna di settembre per illuminare cortili e giardini delle splendide ville del territorio, vera cornice naturale agli spettacoli teatrali gremiti che vi si svolgono. Giunto quest’anno alla sua decima edizione (auguri di lunga vita!), il Festival del “teatro popolare di ricerca” ha inaugurato l’evento con un convegno all’aperto di rara e sintetica efficacia, presso la bella Villa Galimberti, gentilmente concessa dalla famiglia omonima per l’occasione, nel comune di Osnago. “Realizzare un festival sul nostro territorio, più incline alla produzione che non alle proposte culturali e di spettacolo - afferma Luca Radaelli, dinamico e poliedrico direttore artistico di Ultima Luna - ha rappresentato inizialmente una scommessa. Nel corso degli anni l’organizzazione è andata sempre migliorando e le adesioni sono aumentate, insieme all’afflusso di pubblico: oggi la nostra Cooperativa Teatro-Invito (con sede in Lecco) ha il supporto delle amministrazioni locali (oltre a Regione e Provincia ben 11 Comuni aderiscono all’iniziativa) ed il partenariatio con enti diversi, quali l’Ente Parco Regionale di Montevecchia e della Val Curone, il Consorzio di Villa Greppi ed altri. Anche molti privati offrono con entusiasmo il loro contributo, aprendo alla fruibilità dei cittadini le bellissime ville di famiglia, normalmente non visitabili, riconoscendo la validità e qualità artistica delle proposte festivaliere”. Esperti ed autorità sono intervenuti all’incontro sui temi del consumo consapevole, del teatro come comunicazione e legalità e della valorizzazione del binomio turismo e cultura: Giovanni Ferrario, direttore del Giornale di Lecco, Paolo Strina, sindaco di Osnago, Paolo Negri, vice sindaco di Sirtori, Virginio Brivio, presidente della Provincia, Marco Roveda e Giacomo Mojoli, presidenti di LifeGate e di Slow Food, Luciano Nattino, Presidente dell’Associazione Ancrit teatri. Fra le altre voci, quella di Anna Meroni, docente del Politecnico di Milano, che ha ben descritto le Comunità creative, cioè quei gruppi sociali che si procurano ciò che desiderano attraverso strade impervie, facendo da eco e generando nuovi bisogni, prodotti e servizi. Al di là delle parole e della degustazione di prodotti locali (anche se entrambi “di sostanza”) ecco finalmente gli spettacoli, diversi nella scelta e nelle finalità ma tutti originali. Apertura, presso la Villa D’Agostino, con “Viaggiatori indipendenti”, reading preparatorio per uno spettacolo, recitato ad arte da Laura Curino, Natalino Balasso e, in veste amichevole, da Gabriele Vacis, regista ed autore di testi. Sempre sul tema del viaggio lo spettacolo scritto e interpretato da Giuseppe Cederna (presso la Cascina Butto di Montevecchia, in una magnifica posizione collinare) con accompagnamento musicale di Alberto Capelli, verso le sorgenti del Gange, le bidonvilles di Nairobi e gli incontri straordinari sulla pista per l’Himalaya. Due applauditissime produzioni di Teatro Invito si sono svolte a Perego, "Il ragazzo degli Aquiloni" - liberamente tratto dal romanzo di Khaled Hosseini - interpretato da Stefano Panzeri ed Enrico De Meo, per la regia di Renata Coluccini, e la riproposta in chiave contemporanea del noto scritto "La Colonna infame", di Alessandro Manzoni, diretto e interpretato dal direttore del festival in persona, Luca Radaelli. E ancora: ironici spettacoli di danza sul districarsi quotidiano della donna, con "A woman who speaks too much", portato dalla Contemporary Dance Company direttamente dalla Croazia; pièces di impegno civile - con Ulderico Pesce e le sue Storie di Scorie, vincitore del premio Legambiente 2005 - e d’impegno di genere, con "Disonorata: un delitto d’onore in Calabria", sulla condizione della donna “nei sud” del mondo a cura di Scena Verticale. Nel corso del Festival, spettacoli per bambini, burattinai, spaventapasseri e filastrocche, ma anche ottima musica, come il jazz di Davide Van De Sfroos ed il duo jazz Coscia/Trovesi. Infine, tutti al pic-nic di Villa Greppi, al mercatino della Terra, dove i prodotti sono “buoni, puliti e giusti”, ripensando ai bei momenti vissuti ed ai prossimi appuntamenti. Per informazioni e contatti visitare il sito www.ultimaluna.net.
A teatro contro i pregiudizi
Autrice di testi teatrali contro i pregiudizi di genere e di razza e regista di spettacoli per ragazzi, Renata Coluccini ha diretto il Teatro del Sole di Milano. 'Noidonne' la incontra all’Ultima Luna.
Perché hai scelto una regia tratta dal romanzo “Il cacciatore di aquiloni” che prevede in scena solo attori maschi?
Ho accettato la proposta di Teatro Invito perché, oltre alla bellezza della storia, penso sia importante parlare di argomenti dai quali c’è distacco, come il rapporto padri-figli. In quello madre-figlia m’identificherei troppo. Lavorare con questi attori è stato molto interessante ed hanno accettato con grande entusiasmo di essere diretti da una donna, e questo non capita sempre.
Sulla scena ci sono pochi oggetti, ma c’è una sorta di paravento che crea delle ombre.
Credo molto nel teatro evocativo, che fa immaginare senza descrivere troppo. Qui l’urgenza di comunicare si sposa bene con un’urgenza sociale attualissima.
Lascia un Commento