PAESAGGI: DOPO IL SUCCESSO DELLA PERSONALE IN CORSO ALLA SALA COMUNALE D’ARTE, L’ITINERARIO ESPOSITIVO DEL FOTOGRAFO-ARTISTA CLAUDIO SACCARI PROSEGUE ALL’HOTEL DUCHI VIS À VIS DI TRIESTE
Martedi, 19/02/2013 - Dopo il grande successo della mostra personale alla Sala Comunale d’Arte, che ha registrato più di 1500 visitatori e rimane visitabile fino al 24 febbraio, l’itinerario espositivo del fotografo-artista Claudio Saccari prosegue a Trieste nell’elegante spazio espositivo dell’Hotel Duchi Vis à Vis (piazza dello Squero Vecchio 1), dove sabato 23 febbraio alle ore 19 s’inaugura, con presentazione critica dell’arch. Marianna Accerboni, una rassegna dedicata all’amato tema del paesaggio da questo autore straordinario, che sa usare in contemporanea timbri segnici e cromatici diversi per interpretare e raccontare il reale (fino al 15 marzo/ orario 10.30 - 12.30 e 15.00 - 18.00/ lunedì chiuso).
Una dozzina di foto digitali di grandi dimensioni, realizzate da Claudio Saccari tutte nel 2011 - 2012, salvo che per due lavori degli anni ’80 dedicati al Giardino pubblico di Trieste, ci conducono per mano in un mondo magico, quasi fatato, in cui, pur nell’armonico sentire, non c’è limite alla fantasia. Che ammanta di nuance luminose e fantastiche le vedute mattutine e serotine che l’infaticabile fotografo sa cogliere con poetico e ardito entusiasmo nel nebbioso Veneto, nell’algido Tarvisiano, nell’ubertoso Lazio o nei ghiacciai dell’Alaska. Ed ecco, spesso elaborate in fase di postproduzione (con photoshop e altre applicazioni) e stampate con pigmenti a colore su carta di cotone al 100%, baritata, visioni incantevoli e coinvolgenti, talvolta sottolineate da una lieve enfasi onirica e surreale; o altre immagini, straniate e fortemente contemporanee nell’intrinseca e manifesta capacità di sintesi, come per esempio quella di un ghiacciaio, opportunamente estrapolata e rielaborata per assurgere a misteriosa sintesi di un pensiero quasi informale; oppure la reinterpretazione quasi felliniana della campagna romana, in cui il concetto di amarcord viene originalmente scisso su due piani, uno in bianco e nero e uno a colori.
Sono visioni a loro modo essenziali e atarassiche, ma nel contempo venate di passione, spesso proposte, quale simbolo surreale del suo sognare la vita, da questo autore poliedrico, la cui famiglia (il cognome oscillò nel tempo da Sacher a Scakar) è originaria dalla metà del ‘700 del nostro Carso, germinando da una cultura di matrice nordica, che spesso, anche per quanto riguarda le immagini in bianco e nero dedicate al tema umano, ci riconduce in qualche modo a un mondo educato a emozionarsi per i versi di Rilke e il grigio-scuro fantasticare kafkiano. O a gioire sulle note della musica mozartiana, evocata per esempio, con ineffabile semplicità e candore, dalla foto “Notturno sul mare”; o per i cromatismi audaci di un genio della Secessione quale Klimt.
Claudio Saccari, triestino, fotografa dal ’64, partecipando con successo a importanti concorsi nazionali e internazionali, ed è giornalista pubblicista dal ’76. Sue immagini sono state pubblicate su Israel Forum, Panorama, Imagen y Sonido, Turismo e Oggi. Ha esposto in molte sedi di prestigio, tra cui i saloni internazionali di Bordeaux, Praga, Reus e Belgrado ed è autore di vari libri fotografici. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti e primi premi.
Dopo aver abbandonato nel 1984 la camera oscura, in cui vigeva molto la casualità, nel corso del tempo e attraverso una quantità immensa di scatti, ha affrontato più tematiche: dal paesaggio alla presenza dell’uomo, dalla poesia delle diverse etnie che popolano il mondo, all’introspezione, suscitando nel fruitore la sensazione di assistere a una sorta d’interpretazione panica, spesso concettuale, del contemporaneo.
DOVE: Spazio espositivo Hotel Duchi Vis à Vis • piazza dello Squero Vecchio 1 • Trieste
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