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Otello & Desdemona o del femminicidio: l'attualità della tragedia shakespeariana

Otello & Desdemona o del femminicidio: l'attualità della tragedia shakespeariana

Santi Cicardo ed Enrica Volponi Spena: un turbamento di bellezza e pathos, culminanti nell'orrore del femminicidio

Giovedi, 13/04/2017 - Sold out per Otello & Desdemona o del femminicidio, progetto e regia di Santi Cicardo, nei panni di Otello ed Enrica Volponi Spena nelle vesti della bella e dolce Desdemona. È andata in scena nell’ambito della rassegna In Movimento, per la nuova stagione del Teatro Grifeo di Petralia Sottana, la cui direzione artistica è affidata a Cicardo. Le parole di Shakespeare per sbattere in faccia allo spettatore la bestia che si annida dentro l’uomo: “io non sono quel che sono”, dominandolo.





La tragedia shakespeariana si rivela di grande attualità e aiuta a riflettere su quello che è il fenomeno del femminicidio, sempre più emergenza sociale. È la storia di un uomo innamorato e soggiogato dalla gelosia che lo insidia e lo acceca, rendendolo assassino. Il moro di Shakespeare, Otello, come l’uomo di oggi, dalla mano assassina, che finisce sulle cronache per avere ferito a morte la compagna o la ex.



Una scena che si fa vita e mondo e rappresenta l’inconscio e il travaglio di un uomo che non sa domare la bestia che porta dentro. Uno spazio che racconta la realtà di tanti uomini, sopraffatti dalla bestia che li abita.









La psiche è rappresentata nel gioco di fili rossi che gli attori intersecano nello spazio della scena, a rappresentare la ragnatela dei pensieri che stringono la mente e l’anima e sottraggono lo spazio vitale a Desdemona e ad ogni donna, stalkerata e violentata nell’anima e nel corpo, che muore di femmincidio.











È un pugno allo stomaco, un turbamento di bellezza, di pathos e poesia, trasformati in orrore finale, simboleggiato dalle scarpe rosse, indossate dal corpo esanime di Desdemona o dell’ennesima vittima di femminicidio. E tuttavia, lo spettacolo è pur un momento di catarsi, quella liberazione che solo il Teatro sa dare!











Le scene sono state firmate da Mattia Pirandello e da Chiara Amorelli, le musiche originali sono di Federico Arnone, le luci di Pietro Locicero, prodotto dalle Officina Teatro Quinta Armata & Casa Teatro.


Nelle foto di Casa Teatro: Santi Cicardo ed Enrica Volponi Spena





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