Orme dal cassetto
28 febbraio, Roma - presentazione del libro di poesie di Paola Oliva, con fotografie di Nilde Guiducci
di Redazione
Martedi, 15/02/2011 - Poesie tirate fuori dal cassetto, ballate di stagioni che si susseguono
e ci incantano nell’ascoltarne il vento.
Orme dal cassetto - Edizioni Associate - 2010
Poesie di Paola Oliva / Fotografie di Nilde Guiducci.
Presentazione e Lettura
È prevista la Partecipazione, oltre che delle autrici
Poesie di Paola Oliva / Fotografie di Nilde Guiducci.
Presentazione e Lettura
È prevista la Partecipazione, oltre che delle autrici
di:
Cecilia D'Elia – Assessore alla Cultura Provincia di Roma
Giorgio Cortellessa – Editore
Lunedì 28 febbraio – ore 17,30
presso la Saletta delle Riunioni IV° Piano
X Municipio (Piazza di Cinecittà, 11)
(metro A – fermata Subaugusta)
Cecilia D'Elia – Assessore alla Cultura Provincia di Roma
Giorgio Cortellessa – Editore
Lunedì 28 febbraio – ore 17,30
presso la Saletta delle Riunioni IV° Piano
X Municipio (Piazza di Cinecittà, 11)
(metro A – fermata Subaugusta)
Il libro 'Orme dal cassetto ', si compone di due raccolte distinte: 'La ballata delle Stagioni' e ' Carpe Diem'.
La prima è una metafora dell'esistenza. Parte dalla primavera e arriva all'inverno. Ma, come le stagioni compongono un anno e poi si rinnovano, anche la vita è un ciclo continuo... dalla primavera all'inverno per prepararsi ad una nuova primavera.
'Carpe Diem', si commenta da se: 'Cogli l'attimo'... cogli l'attimo fuggente, non essere indifferente alle cose che passano e sfuggono se non ci si sofferma ad ammirarle... l'attimo di un tramonto, che dura uno spazio di tempo limitato e poi fugge, coglilo... l'attimo di una aurora, l'attimo di una vela che solca il mare, l'attimo in cui sullo sperone del monte più alto riflette una lama di luce. Cose che è vero che si ripetono, ma mai identiche.
Così anche le cose della vita.
La particolarità di queste raccolte è che partono sulla base 44: cioè 44 poesie per ogni raccolta, più una lirica iniziale ed una finale ciascuna, alcune delle poesie risalgono agli anni settanta, anche se la maggior parte sono nuove, ma segnano una continuità.
Il tutto è corredato da immagini in bianco e nero (compresa la foto di copertina) della fotografa Nilde Guiducci.
La prima è una metafora dell'esistenza. Parte dalla primavera e arriva all'inverno. Ma, come le stagioni compongono un anno e poi si rinnovano, anche la vita è un ciclo continuo... dalla primavera all'inverno per prepararsi ad una nuova primavera.
'Carpe Diem', si commenta da se: 'Cogli l'attimo'... cogli l'attimo fuggente, non essere indifferente alle cose che passano e sfuggono se non ci si sofferma ad ammirarle... l'attimo di un tramonto, che dura uno spazio di tempo limitato e poi fugge, coglilo... l'attimo di una aurora, l'attimo di una vela che solca il mare, l'attimo in cui sullo sperone del monte più alto riflette una lama di luce. Cose che è vero che si ripetono, ma mai identiche.
Così anche le cose della vita.
La particolarità di queste raccolte è che partono sulla base 44: cioè 44 poesie per ogni raccolta, più una lirica iniziale ed una finale ciascuna, alcune delle poesie risalgono agli anni settanta, anche se la maggior parte sono nuove, ma segnano una continuità.
Il tutto è corredato da immagini in bianco e nero (compresa la foto di copertina) della fotografa Nilde Guiducci.
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