Ore 9: lezione sul ruolo delle donne nella Resistenza
Un progetto dell'ANPI Vallo di Diano-Tanagro (Sa) ha inteso trasmettere agli studenti la conoscenza del rilevante ruolo ricoperto dalle partigiane e da tutte le donne che si impegnarono nel liberare l’Italia dal nazifascismo.
Martedi, 27/05/2025 - Nello scorso mese di marzo l’ANPI Vallo di Diano-Tanagro, due comprensori territoriali in provincia di Salerno, ha avviato con alcune classi della scuola media di Sala Consilina (Sa) “G. Camera” il progetto “1945-2025 – 80 anni dalla Liberazione – Il ruolo delle donne nella Resistenza italiana”. Negli intenti degli ideatori di tale progetto era più che mai avvertita la necessità di trattare con gli studenti una pagina della Resistenza spesso lasciata ai margini, non solo dalle trattazioni scolastiche ma finanche nel patrimonio di conoscenze degli italiani. Eppure 70.000 donne del nostro Paese furono protagoniste della guerra di liberazione dal nazifascismo, prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. La loro storia per decenni è stata coperta dalla coltre spessa dell’oblio.
La suddetta ANPI locale, presieduta da Ivan Bruno, ha voluto dare voce alle vicende di alcune di loro, affinché gli adolescenti coinvolti nel progetto imparassero non solo a conoscere le storie personali delle donne che scelsero di divenire partigiane, ma il motivo che le mosse a questa scelta di coraggio e di libertà. Nel mettere in gioco le proprie vite quelle donne miravano ad un obiettivo più alto della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. Volevano ardentemente gettare le basi per una società nuova, che le emancipasse dal ruolo di semplici riproduttrici della stirpe italica e conseguenti figure accudenti, come previsto dal regime fascista.
Lo scopo finale del progetto ANPI era che fossero rimesse al loro posto le pagine dimenticate o, peggio ancora, strappate del libro della Storia del nostro Paese, ossia le pagine che vedono protagoniste le donne nel periodo che va dal settembre 1943 all’aprile del 1945. Un protagonismo che andò ben oltre la stessa guerra di Liberazione, perché l’avere dato per la prima volta responsabilità politica alle donne e, da parte loro, l’aver accettato questo genere di responsabilità provocarono un cambiamento con effetti multipli sulla vita sociale e personale delle donne italiane.
La politica, lo studio, la definizione e il perseguimento della libertà o di altri obiettivi, mai a loro riconosciuti precedentemente, le fecero avviare verso un consapevole cammino di emancipazione, che si tradusse in breve tempo nel riconoscimento del diritto al voto e successivamente nei traguardi politici ottenuti anche grazie alle partigiane elette nell’Assemblea costituente. Un doppio riconoscimento è dunque da tributare alle partigiane, ossia avere contribuito alla Liberazione del Paese ed avere gettato le basi per la costruzione di una società che riconoscesse alle donne italiane i dovuti diritti.
Mercoledì scorso gli studenti della scuola media inferiore di Sala Consilina “G. Camera” hanno presentato alla dirigente scolastica, prof.ssa. A.Vairo, ed all'assessora comunale alla Scuola, Domenica Ferrari, i lavori predisposti nell’ambito del progetto “1945-2025 – 80 anni dalla Liberazione – Il ruolo delle donne nella Resistenza italiana”. Con il supporto fondamentale dei docenti Francesca De Lisa e Biagio Migliore gli studenti hanno preparato elaborati, sia su alcune delle più importanti figure femminili della guerra di liberazione dal nazifascismo, quali Tina Anselmi, Ada Gobetti e Teresa Mattei ma anche su donne meno conosciute, il cui contributo alla Resistenza è stato oltremodo significativo.
Per verificare quanto, studiato nelle lezioni frontali con i docenti, fosse stato fatto proprio alla luce di quanto indicato dall’ANPI nel proprio prospetto, predisposto dalle componenti del suo direttivo Arianna Marchesano e Maddalena Robustelli, gli studenti hanno scritto all’indirizzo delle partigiane personali lettera ideali, in segno di doveroso ringraziamento postumo. L’ANPI Vallo di Diano-Tanagro si è sentita particolarmente orgogliosa a raccogliere i frutti di quanto seminato con il proprio progetto, in termini di consapevolezza e coscienza sulla funzione delle donne nella Resistenza italiana. Un tributo fondamentale che tali figure storiche, spesso dimenticate, hanno dato all’Italia, di modo che la sua società diventasse realmente democratica. Auspicando che, le generazioni di oggi, quali gli studenti della media inferiore di Sala Consilina, si determinino a cogliere e trasmettere la conoscenza del rilevante ruolo ricoperto dalle partigiane e da tutte le donne che si impegnarono nel liberare l’Italia dal nazifascismo.
Ascoltare dalla voce degli studenti siffatte frasi come: “Cara partigiana ti sono grata perché hai combattuto per un futuro migliore rispetto ad un regime che annullava i diritti di tutti ed in particolare modo delle donne”; “Immagino il tuo volto segnato dalla fatica di approvvigionare i tuoi compagni di lotta, dal peso delle scelte compiute ma anche dalla risolutezza con cui cercavi di costruire una società più giusta”; “La tua lotta è per noi, che viviamo in un mondo libero, una sprone importante”; ”Viviamo in tempi diversi, oggi ci troviamo a combattere contro nuove oppressioni ed ingiustizie, ma la tua determinazione ci aiuta a continuare a lottare per le cose in cui crediamo”; “Ogni volta che alziamo la voce contro le prevaricazioni e lottiamo per il bene comune, continuiamo le tue lotte”, restituisce all’ANPI locale il senso dell’intero progetto.
Al termine dell'incontro, tale associazione ha consegnato ad ognuno degli studenti un attestato che li certifica quali "preziosi custodi della memoria storica", spiegandogli che essa consente non solo di mantenere viva la conoscenza del passato, ma di impedire che venga dimenticato o cancellato. La partigiana Teresa Vergalli, nome di battaglia Anuska, venuta a mancate dieci giorni fa, amava ricorrere ad una significativa frase: “A voi proteggere il testimone che vi passa una ragazza del secolo scorso”. L’ANPI Vallo di Diano-Tanagro lo ha passato a sua volta a dei ragazzi e ragazze del 2025, nella speranza di creare un senso di appartenenza e di identità comune, fondata su un passato condiviso. Convinta com’è che la memoria storica sia essenziale per la sopravvivenza di una società, in quanto le permette di mantenere il ricordo del passato, di tramandare i propri valori e tradizioni, nonché di costruire un'identità comune, per prepararsi al meglio al futuro della propria comunità.
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