Martedi, 21/04/2020 - Caro Mark,
il tempo è una cosa strana, a volte spaventa altre si mischia alla memoria e va avanti e indietro come i ricordi su un’altalena.
Sospeso o dilatato assomiglia al modo di guardare, ciascuno ha il suo, capace di mettere a fuoco l’insieme o di fermarsi sui dettagli, scandendoli in un fluire allentato, il contrario della velocità.
In questi mesi di virus ho cambiato gli occhiali, vedo meglio da lontano ed è un sollievo lanciare lo sguardo fino ai monti Lepini, che racchiudono l’orizzonte oltre gli alberi e le case.
Pure la vista va allenata, è un lavoro misurabile, come l’esercizio per la memoria, la ginnastica per i muscoli, ci vuole tempo a definire la realtà, anche alla ragazza del cortile ce ne è voluto, oggi l’ho vista senza il coloratissimo foulard. Presto le ricresceranno anche i capelli.
A presto.
Emanuela Irace
Lascia un Commento