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Operaie di ieri e di oggi

Operaie di ieri e di oggi

A tutto schermo - Il documentario ‘Triangle’ della regista Costanza Quatriglio vince il Premio Cipputi al 32° TFF

Colla Elisabetta Sabato, 27/12/2014 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2015

Parlare del lavoro operaio femminile e dei tanti incidenti avvenuti negli anni, in Italia e nel mondo, tocca corde dolorose e ferite ancora aperte, che suscitano indignazione e pongono domande importanti nei confronti dell’attuale società neo-liberista, che non sembra offrire garanzie di sicurezza maggiori di quelle schiavizzanti del primo Novecento. Ben venga quindi un documentario come Triangle della brava regista palermitana Costanza Quatriglio (già nota per L’isola, selezionato a Cannes, e per il pluripremiato Terramatta) che racconta due tragedie speculari che, pur a distanza di 100 anni l’una dall’altra, ci fanno riflettere con grande forza sulla condizione del lavoro e sui diritti della classe operaia ed, in particolare, delle donne. Il titolo dell’opera prende il nome dalla fabbrica tessile Triangle di New York, nel cuore di Manhattan, dovenel 1911 divampò un grande incendio che, in assenza delle più basilari misure di sicurezza (le poche uscite antincendio erano ingombre o bloccate ad arte dai proprietari della fabbrica per evitare furti o pause indebite delle lavoratrici), costò la vita a 146 persone in gran parte giovani donne immigrate, ebree e di origine italiane, fra i 13 ed i 22 anni giunte negli USA in cerca di una vita migliore.



Proprio in quegli anni iniziavano i primi scioperi per i diritti sul lavoro e molte giovani operaie si erano organizzate in gruppi sindacali come l’International Ladies' Garment Workers Union e la Women's Trade Union League. Dal 1911 il racconto si sposta al 2011, sulla tragedia avvenuta a Barletta per il crollo di una palazzina in cui lavoravano in nero, a cottimo, alcune operaie: è proprio la voce dell’unica sopravvissuta al disastro, Mariella Fasanella (estratta viva da quelle macerie eppure piena di passione per il suo lavoro e di voglia di ricominciare), a narrare una storia che non può non richiamare una condizione pre-industriale eppure ancora pienamente attuale. “Raccontare il lavoro - ha affermato Costanza Quatriglio - è di per sé una delle sfide più difficili perché gli agguati si amplificano e possono diventare trappole. In Triangle ho cercato di mostrare come la condizione operaia oggi sia la stessa di quando c’era la fabbrica, anche nel rapporto con la macchina. Nel 2011 a Barletta non è stata solo una palazzina a crollare ma un’intera civiltà: qui la post-globalizzazione è sinonimo delle rovine sotto cui hanno perso la vita tanti nuovi schiavi".



È l’implosione di una civiltà fondata sul mito della forza che nel Novecento si chiamava oppressione sociale. Dal 1911 al 2011 non è cambiato molto, per il semplice fatto che lo sfruttamento è ancora oggi una prassi accettata”. Prodotto da DocLab e Factory Film con Rai Cinema ed Istituto Luce Cinecittà, col sostegno del MiBACT-Direzione Generale per il Cinema e dell’Apulia Film Commission, AAMOD, INAIL, UDI, Triangle è stato presentato al 32° Torino Film Festival (nella sezione Diritti & Rovesci, curata da Paolo Virzì), dove si è aggiudicato il Premio Cipputi. “Sono molto felice per aver ricevuto il Premio Cipputi - ha dichiarato la regista - e ringrazio la comunità di Barletta, le lavoratrici e i lavoratori, e soprattutto i familiari delle vittime del crollo. Dedico con affetto il premio a Mariella Fasanella, augurandole di trovare finalmente un lavoro degno, nella sua città”. Triangle uscirà nelle sale all’inizio del 2015, distribuito da Istituto Luce Cinecittà.

 

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