Cultura/ Danza. Jiří Kylián - Il Nederlands Dans Theater I, presenterà a Udine “One of a Kind” il capolavoro di Jiří Kylián, un omaggio alla libertà individuale
Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Dicembre 2005
Suggerisce stati d’animo, più che azioni concrete, il capolavoro intitolato “One of a Kind” del grande coreografo Jiří Kylián, che sarà presentato in prima italiana al Teatro nuovo “Giovanni da Udine”.
Una danza ribelle ed effimera, un movimento pronto a lottare e a scappare, contro il pericolo di una libertà minacciata. “One of a Kind” non racconta una storia, ma vuol essere la testimonianza della battaglia di ogni uomo in difesa della libertà, individuale e collettiva, di fronte alla violenza del mondo.
Le musiche di Brett Dean, Carlo Gesualdo, Benjamin Britten e John Cage, con le voci dei monaci tibetani e delle donne Inuit, accompagneranno a Udine una delle formazioni di balletto più applaudite e innovative della scena.
Sarà un grande evento per questa Stagione di Musica e Danza firmata, per il teatro di Udine, da Carlo de Incontrera che con “One of a Kind” inviterà il suo pubblico a un’intensa riflessione sulla condizione umana, superando le barriere della narrazione così come quelle dell’astrattismo internazionale.
L'architetto giapponese Atsushi Kitagawara ha creato il disegno scenografico dell'insieme, con tre paesaggi geometrici, per questo ha ricevuto con il Bessie award, il premio americano più importante per il teatro. Mentre il suggestivo design delle luci è di Michael Simon.
Concentrata sulle tensioni dell’uomo, la danza di Kylián propone percorsi interpretativi indiretti, senza mai svelarli del tutto. La figura solista è il centro della scena, come uno schermo che proietta il fluire dell’intero corpo di ballo.
La coreografia, rappresentata per la prima volta il 05-05-1998 al Lucent Danstheater, Den Haag, venne commissionata dal Ministro degli Interni per festeggiare i 150 anni della costituzione olandese. L’artista definì questa creazione un omaggio alla libertà individuale e la offrì in dono alla sua principale compagnia di danza il Nederlands Dans Theater I. La compagnia, composta da trenta danzatori, tutti con qualità di solisti, è la portabandiera del Nederland dans theater, (Kylián dirige altre due omonime compagnie il Nederlands II e il Nederlands III).
Le suggestioni su cui si basa l’opera ricordano i motivi della fuga del coreografo, ancora giovane, dal suo Paese. Figlio di una ballerina, Kylián è stato un atleta ma anche un danzatore con studi classici e moderni, ed ha frequentato le classi di musica al Conservatorio nella sua città natale. Il suo destino cambiò quando, portandosi in tasca solo una borsa di studio per il Royal Ballet londinese, lasciò precipitosamente nel 1967 l’allora Cecoslovacchia con l’ultimo treno utile per raggiungere l’ovest, nel momento cruciale dell’occupazione russa.
All’epoca del Beatles e dei trionfi di Maurice Béjart, dopo essere stato ingaggiato nello Suttgart Ballett di John Cranko (grande talent scout a cui si devono anche i promettenti inizi di John Neumeier e di William Forsythe) nel 1970 Kylián già firmava in Germania la sua prima coreografia di successo. G.S.
Lascia un Commento