Omaggio a Nello Pacchietto nel decennale della morte
OMAGGIO A NELLO PACCHIETTO NEL DECENNALE DELLA MORTE: INAUGURATA DAVANTI A UN FOLTO PUBBLICO ALL’UNIONE DEGLI ISTRIANI DI TRIESTE LA MOSTRA DEDICATA AL PITTORE ISTRO-VENETO
Domenica, 13/10/2013 - Inaugurata all’Unione degli Istriani di Trieste (via S. Pellico 2) la rassegna “Omaggio a Nello Pacchietto nel decennale della morte”, dedicata all’importante artista (Capodistria 1922 - Venezia 2003), che è stato presentato dall’arch. Marianna Accerboni: in mostra fino al 18 ottobre quasi una cinquantina di opere tra oli, acquarelli e disegni a china (orario: lun-ven 10-12/ info 3347231216).
Dipingere la poesia non è facile. Nello Pacchietto, finissimo disegnatore, pittore e incisore - scrive Accerboni - lo ha fatto per tutta la vita, con passione, dal suo fascinoso studio a due passi dall’acqua, situato in un palazzetto quattrocentesco della magica isola della Giudecca, quando ancora quest’ultima non era meta dei Vip. E a due passi dalla moglie Anita, che lo ha sempre accompagnato amorevolmente, da quando, nel ’50, avevano lasciato l’amata Capodistria per Venezia.
Nella città lagunare il pittore ebbe modo di conoscere e frequentare poeti, artisti, scrittori notissimi, tra cui il poeta Diego Valeri, con il quale nacque un’amicizia così intensa che, per esempio, la serie di liriche Storie di mare, molto rappresentativa della creatività dell’artista, fu scritta praticamente a quattro mani.
Temperamento solare ed entusiasta, Pacchietto ha saputo tradurre e intrecciare il paesaggio e l’animo dei suoi personaggi simbolo - la donna e il pescatore – in un magma unico di sogno e di bellezza ideale, ammantandoli spesso di colori anch’essi simbolici, declinati talvolta con sensibilità divisionista, sul filo di una concezione onirica e lievemente surreale del mondo. E componendo con maestria un’interpretazione positiva e ottimistica dell’universo, supportata da una fine capacità d’intuire, in una composizione, i pieni e i vuoti, le luci e le ombre, accostate in sapienti ed emozionanti chiaroscuri, come accade per esempio nella rappresentazione ineffabile della neve, delle viscere del Carso e del chiaro di luna. E facendo leva su un linguaggio espressionista di grande libertà e chiarezza - conclude Accerboni - lontano dal significato introspettivo e drammatico, che tale movimento aveva assunto nella maggior parte d’Europa e particolarmente nei paesi di cultura austro-tedesca.
Nello Pacchietto, trasferitosi nella Serenissima nel dopoguerra, l’artista si perfezionò all’Accademia di Belle Arti della città lagunare nelle tecniche dell’incisione. Vi svolse poi un’intensa e prolifica attività, per la quale fu spesso premiato, a partire dal ’54, quando ricevette il 1° premio per l’Incisione dalla Fondazione Bevilacqua La Masa.
Iniziò a esporre negli anni cinquanta. Fu presente più volte su invito alla Quadriennale di Roma, alle Biennali dell’Incisione Italiana di Venezia, Pescia e Cittadella, all’Intergrafik di Berlino Est, all’Incisione Veneta di Praga e Bratislava e negli anni 2000 alla Biennale veneziana. Ha esposto con successo in più di 50 personali in Italia, Europa e altri continenti. Sue opere sono presenti nella Galleria d’Arte Moderna di Roma e di Venezia, nella Raccolta Bertarelli di Milano, nei Musei di Verona, Forlì, Vicenza e Trieste, al Museo Puskin di Mosca, all’Ermitage di S. Pietroburgo, a Vienna, nel Museo del Paesaggio di Torre di Mosto (Venezia) e in prestigiose collezioni, come per esempio quella di Mrs. Elisabeth E. Gardner, direttrice di una delle sezioni artistiche del Metropolitan Museum di New York. Attualmente due suoi lavori sono esposti alla Fine Art Gallery di New York. Nel 2004, un anno dopo la sua morte, è stato ricordato a Vienna con una mostra allestita nella Minoriten Kirche, la chiesa della comunità italiana, e con l’esecuzione del Requiem di Salieri, interpretato dalla Wiener Philharmoniker Orchestra di Vienna. Una delle opere esposte, la Madonna degli Istriani, è stata donata alla chiesa dalla famiglia.
Molto intensa è stata anche la sua attività d’illustratore per volumi propri e di altri autori e per cartelle d’incisioni dedicate all’Istria, al Carso, a Muggia, Capodistria, Venezia e alla Marca Trevigiana (fino al 18 ottobre/ orario: lun-giov 10-12/ info 3347231216).
DOVE: Unione degli Istriani – Via S. Pellico, 2 – Trieste
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