Ancora una volta tocca a lei prendere un farmaco pesante. E gli uomini, di nuovo, non hanno preoccupazioni
Domenica, 23/08/2020 - "Le nuove linee guida, basate sull’evidenza scientifica, prevedono l’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico in day hospital e fino alla nona settimana. È un passo avanti importante nel pieno rispetto della 194 che è e resta una legge di civiltà del nostro Paese". Ineccepibile: il Ministro della sanità consente un aggiornamento della 194, imprevedibile solo da chi ha fatto conto di non capire che, se un farmaco è in grado di prevenire il concepimento, il tipo di procedimento farmacologico era in grado di arrivare a dosaggi tipo "pillola del giorno dopo" e della pillola abortiva. E siccome l'aborto chirurgico - tralasciando i risvolti psicologici che non possono mai essere dimenticati - significa pur sempre un intervento sanitario importante che rendeva ancor più traumatica la decisione della donna, sembra il minimo che le sia risparmiato un aggravio di sofferenza. D'altra partele grida dopo l'approvazione del testo danno alle donne l'impressione di una volontà punitiva dei patriarchi.
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