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OBIEZIONE DI COSCIENZA E DIRITTI NEGATI. QUANDO L'ABORTO DIVENTA UN INCUBO

OBIEZIONE DI COSCIENZA E DIRITTI NEGATI. QUANDO L'ABORTO DIVENTA UN INCUBO

'Le strutture ospedaliere non hanno una coscienza e non possono obiettare'... la registrazione dell'incontro

Mercoledi, 07/03/2012 -
Registrazione integrale del dibattito con Chiara Lalli (filosofa e autrice di "C'è chi dice no. Dalla leva all'aborto come cambia l'obiezione di coscienza", pubblicato da Il Saggiatore) e Cinzia Sciuto (redattrice di Micromega e blogger). Modera Elena Ribet. Incontro presentato dall'Assemblea Permanente delle Donne per i Consultori nell'ambito della Decade Laica, 10/19 febbraio 2012, organizzata dalla Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni.



La libertà di coscienza non può essere obiezione di coscienza, soprattutto se ci spostiamo nell'ambito pubblico. Le strutture ospedaliere non hanno una coscienza e non possono obiettare. Si parla di: aborto, obiezione di coscienza, asimmetria fra i diritti delle donne e dei medici obiettori, obbligo per le Regioni di garantire il servizio anche con la mobilità del personale (art. 9 della L.194), differenza tra essere pro-life e essere anti-choice, soglie e gerarchie fra libertà e diritti.



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