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Nuovi orizzonti di speranza

Nuovi orizzonti di speranza

Le idee di Catia Iori - La paura che ogni giorno fa capolino...

Iori Catia Domenica, 30/09/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Ottobre 2012

Un’amica coetanea mi confessa di provare un indomito senso di paura. Ogni giorno la paura fa capolino nei suoi pensieri. Per i figli che crescono e si capiscono sempre meno, per il marito assente e preso dalle ansie professionali, per una sua personale inquietudine nell’affrontare un futuro saturo di incertezze e tensioni impreviste. Tutti hanno paura. Noi donne siamo più portate ad esprimerla apertamente, sapendo che fa parte della vita. Ma molte di noi tentano di scansarne gli attacchi, immergendosi in mille attività, reprimendola con l’uso di psicofarmaci o abolendola dal proprio dialogo interiore. Eppure quanto più la neghiamo,tanto più essa si rafforza, inseguendoci in tutti gli ambiti della nostra giornata. La strada più importante è non reprimerla mai ma affrontarla, parlandone, condividendola con qualcuno che ci conosce bene ed è capace di portarne il peso. Invece di considerarla qualcosa di ostile e morboso da nascondere o combattere, abbiamo modo di farcela amica. Dobbiamo capire se ci vuole dire qualcosa di importante per noi, segnalandoci un limite da superare. Di che cosa abbiamo concretamente timore? Degli uomini? Di quali in particolare? Del loro giudizio o della loro frequente incapacità di comunicare? O è la paura di perdere l’affetto dei nostri cari, di non riuscire a procurarci da vivere, di restare sole e di dovere affrontare tragici abbandoni? Quando il dialogo con la paura si concretizza, le toglie gli elementi pervasivi che spesso ci sommergono e ci rendono incapaci di difenderci. La paura della malattia mi costringe a vivere con consapevolezza il mio stato di salute godendomelo attimo dopo attimo fino in fondo. E la paura della morte è un invito a vivere intensamente ogni istante, a non vivacchiare in maniera superficiale perdendo di vista le mie personali priorità. Non c’è titolo che non contempli la parola felicità o diritto al successo, non esiste psicologo o consulente che non si imponga di farti esprimere il meglio di te per potenziare il successo personale, eppure la realtà non cambia se mettiamo gli occhiali rosa del pensiero positivo. Certo, l’ottimismo aiuta sempre ma occorre accettare la totalità della nostra vita anche con le crisi e i suoi fallimenti. La paura è sempre anche un’opportunità, ci indica che qualcosa di nuovo sta crescendo. Ai giorni belli si aggiungono momenti bui e disperati ma anche questa è vita vera, capace di regalarci autenticità, di abbandonare arroganze stupide e di indurci a camminare, questo si, con più semplicità nel futuro. Di questo abbiamo bisogno oggi: calma e solidità per costruire nel rispetto di questa epoca vessata e capovolta nuovi orizzonti di speranza.

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