FEDERICO PINTO INVENTA DISPOSITIVO SU MISURA PER DISABILE. LA STORIA DI PASQUALINO ESPOSITO CHE ADESSO PUO’ ESSERE ANCORA PIU’ VICINO AI SUOI BENIAMINI DELLO SPETTACOLO
Gli ausili tecnologici sono diventati per molti disabili delle parti indispensabili per la loro vita, senza le quali non potrebbero lavorare, comunicare, mangiare, studiare o muoversi. Eppure nonostante i grossi passi in avanti compiuti negli ultimi anni con lo sviluppo di vari software, non tutte le persone affette da disabilità hanno la possibilità di accedervi, sia per i costi inaccessibili che, per la loro particolarità di handicap che non ritrova nello strumento tecnologico una risposta al loro bisogno o mancanza. Da questa riflessione è partito l'interesse dell'esperto livornese in tecnologie investigative Federico Pinto di sviluppare strumenti tecnologici fatti su misura per disabili che, grazie alla tecnologia ed a un pizzico di inventiva, possano diventare dispositivi unici e per questo portino a migliorare la qualità di vita della persone affette da disabilità. Il primo “dispositivo su misura” è stato realizzato per un ragazzo della provincia di Napoli Pasqualino Esposito, affetto sin dalla nascita da osteogenesi imperfetta, nota anche come malattia "delle ossa di vetro" a cui si aggiunge, nel suo caso, una malformazione della gabbia toracica, che provoca seri problemi respiratori e che lo costringe da molti anni a vivere sdraiato su un lettino a 4 ruote. “ Pasqualino Esposito, mi ha contattato tramite il mio sito (tecnologiainvestigativa.it ) chiedendomi di aiutarlo nel realizzare un suo sogno: registrare i momenti di incontro con le star del mondo dello spettacolo che ha la possibilità di conoscere nei vari festival che è solito frequentare, essendo un grande amante del cinema. Aiutarlo era semplice, in quanto in commercio esiste già un dispositivo mini audio/video portatile dotato di una microtelecamera; ma volevo che per lui fosse ancora più facile da usare rispetto alle sue condizioni e soprattutto che lo portasse a migliorare la sua qualità di vita. Così, mi misi subito a lavoro e, in un week end di febbraio, lo raggiunsi nella sua casa di Napoli e gli portai la sua nuova telecamera. Il dispositivo è dotato di una batteria che auto alimenta il videoregistratore , monitor e la microtelecamera. Tra le varie particolarità il monitor a colori di 2,5 pollici offre la possibilità, oltre alla registrazione, di vedere l'orientamento della telecamera in tempo reale. Per una persona come Pasqualino che vive sdraiato ad un altezza che non supera il metro, l'obiettivo della telecamera diventa un terzo occhio e gli offre una prospettiva più alta, facendogli finalmente vedere cosa c'è ad esempio sopra un tavolo e garantendogli una visuale a 360gradi (la telecamera ha applicati dei rotori per il movimento comandati da un joystick) . Inoltre le piccole dimensioni e il peso irrisorio (meno di 100 grammi) permettono il trasporto e l'utilizzo sotto varie forme e un telecomando ne facilita il funzionamento di registrazione. La versatilità di questo dispositivo permette di cambiare tipo di telecamera e ottica permettendo di vedere in diretta o registrare anche a decine di metri di distanza in maniera nitida. La tecnologia se ben pensata risulta essere uno strumento particolarmente utile nel superamento di barriere di fronte alle quali si trovano molto spesso gli individui affetti da disabilità, influenzandone gli stili di vita e modificandoli anche radicalmente. Vincere la disabilità è possibile chiedendo aiuto alla tecnologia e soprattutto mettendo in campo quella forza di volontà che permette di superare la sofferenza, trasformando un giorno difficile, in un giorno speciale fatto di incontri, speranze e obiettivi da raggiungere , con quella la voglia di combattere che ci insegna un ragazzo a cui non è stato concesso il lusso della “normalità” ma che dal suo lettino ci insegna a sorridere e a vivere la vita con gioia, perché per quanto a volte possa essere crudele è la via che ci conduce verso l'altro e che ci permette di sognare”.
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