Sabato, 03/06/2023 - A Colonia, tornano gli appuntamenti dedicati alla fotografia di Lempertz, storica casa d’aste tedesca.
In questo incipiente mese di giugno, una brillante stampa in Cibachrome de la Ragazza afghana, il ritratto iconico ad opera di Steve McCurry che immortala la dodicenne Sharbat Gula durante la sua fuga in un campo in Pakistan – le labbra serrate, la veste rosso fuoco, gli occhi verdi spalancati - andrà all’asta per € 12.000-15.000.
E’ stata definita come la fotografia più riconosciuta nella storia della prestigiosa e mondiale rivista National Geographic, quella di Robert Capa, Gerda Taro, Henry Cartier-Bresson, Eve Arnold, Inge Morath, tanto per intenderci, e della Agenzia Magnum Photos in generale di cui, peraltro, lo stesso McCurry è membro dal 1986.
Scelta politica, simbolica, iconica, ma, soprattutto, significante e significativa questa operazione che non è certo una mera scelta economica, anche in riferimento alla ‘nascita e crescita’ autoriale del Maestro della Luce che è Steve McCurry - come si chiamano oggi gli artisti visivi come lui.
E’, senza dubbio, uno dei fotoreporter più prolifici al mondo. Ha raccontato dei principali epicentri internazionali in modo visivamente sbalorditivo.
Si può dire che abbia letteralmente iniziato la sua carriera in Afghanistan.
E’ nato il 23 aprile 1950 a Filadelfia, in Pennsylvania. Laureato alla Pennsylvania State University con un Bachelor of Arts nel 1974, ha lavorato per due anni per il quotidiano locale The Daily Collegian. In questo periodo scopre il suo amore per la fotografia ed inizia i suoi primi viaggi di ‘reportage’. Dopo un soggiorno in India, visita il Pakistan, dove due afghani gli raccontano della guerra nel loro paese d'origine.
Steve McCurry indossa abiti afghani, cuce rotoli di pellicola nel turbante e nasconde altro materiale nelle calze e nelle mutande. Poi si intrufola attraverso il confine pakistano e documenta l'immensa distruzione causata dalla guerra in Afghanistan (1979-1989) e della miseria che ne è seguita per la popolazione locale.
Portare alla luce la verità sulla guerra e l'ingiustizia – è stato sempre il suo principio ispiratore.
Le sue immagini, oltreché su National Geographic sono state pubblicate su molti altri quotidiani e periodici internazionali, come The New York Times, The Time Magazine e Paris Match, rendendo per sempre famoso Steve McCurry
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