NOVECENTO PRIVATO, mostra da DE CHIRICO a VEDOVA di M.Cristina Nascosi Sandri
A Milano, una piccola fondamentale mostra, dal punto di vista culturale italiano, in parete alla galleria storica Bottegantica. Fino al 29 febbraio 2020
Venerdi, 14/02/2020 - “Novecento privato. Da De Chirico a Vedova” è una mostra curata da Stefano Bosi, Valerio Mazzetti Rossi ed Enzo Savoia e si avvale della consulenza scientifica di Fabio Benzi, autore della prefazione all’ottimo sintetico catalogo èdito da Bottegantica edizioni.
E’ allestita presso la sede della storica galleria d’arte milanese Bottegantica fino al 29 febbraio prossimo.
Protagonisti di questo piccolo ma considerevole stralcio delle pagine più significative della storia dell’arte nazionale e internazionale, sono una serie di Maestri dell’Avanguardia artistica che han contribuito alle rivoluzioni del genere del ’900, partecipando alla creazione di nuove forme e immagini, attraverso, per appunto, un Novecento Privato.
L’esposizione rievoca autori e momenti fondamentali del periodo, grazie ad una trentina opere esposte, tratte, in esclusiva, da due rilevanti collezioni private.
“Pezzi che dialogano appassionatamente tra loro, a formare idealmente una raccolta filologica dei principali fenomeni artistici italiani del secol scorso. Una raccolta dal forte carattere meditativo e intimo, in cui è privilegiato il rapporto tra le opere e gli artisti che le han create”, per dirla con le parole di no dei curatori, Enzo Savoia.
L’iter artistico è stato pensato in termini cronologici e visivi: è una narrazione analitico-didattica in grado di attraversare il nostro retroterra culturale dal post-impressionismo alle avanguardie d’inizio secolo (a partire dalla stagione del Futurismo di Marinetti, Boccioni, Balla, Severini, Crali), per arrivare agli anni della Prima Guerra Mondiale, al dopoguerra ed agli anni Venti, alla Metafisica originaria di Ferrara, grazie a Savinio, De Chirico, De Pisis e poi Sironi, Casorati, Marini, all’insorgere del regime fascista ed alla Seconda Guerra Mondiale (Carrà, Campigli, Arturo Martini, Prampolini, Pirandello, Guttuso, Manzù), fino al secondo dopoguerra nelle capitali europee ed oltre Atlantico, a New York, con la testimonianza dell’Arte Astratta dei tagli di Fontana, dei pettini di Capogrossi, del profondo incombente cromatismo più che unico di Vedova, della straordinaria e peculiare innovazione di Pomodoro). Un omaggio, “Novecento privato. Da De Chirico a Vedova” , all’universalità dell’Arte, ma anche un riconoscimento ai grandi artisti italiani del XX secolo, per antonomasia, il Secol Breve.
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