Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Marzo 2009
Occupazione femminile: l’Emilia Romagna guarda in faccia la crisi economica e propone vie d’uscita
Le misure e le risorse proposte dal Governo per far fronte alla crisi economica sono del tutto insufficienti. È chiaro che non siamo in grado di affrontare la dimensione sociale ed economica dei processi che questa crisi manifesta, se non partiamo dalle persone più esposte a questa crisi. Ad esempio le donne che più di altri soggetti rischiano di trovarsi di fronte alla questione occupazionale senza i necessari supporti e ammortizzatori sociali.
Oggi più che mai l’occupazione femminile costituisce una priorità.
E come tale richiede un impegno, cognitivo e pratico, da parte della classe dirigente politica e dell’intero Paese. Una priorità, dunque. O ancor meglio un’urgenza, che implica un cambiamento di visione, quasi un capovolgimento, per iniziare a considerare le donne come una risorsa per il sistema economico e sociale.
Politiche per il lavoro, promozione dell’impresa femminile, conciliazione: sono la base di un dibattito che non deve valere solo per gli addetti ai lavori. Le misure previste dalla Regione Emilia Romagna valorizzano anche il ruolo delle donne e lo sviluppo delle loro potenzialità.
Ecco alcuni degli esempi per far fronte alla crisi: in Emilia-Romagna è stato varato un piano straordinario fatto di investimenti in ricerca e infrastrutture, ma anche di ammortizzatori sociali estesi ai lavoratori precari e di misure a favore dei pendolari delle ferrovie e del trasporto pubblico locale. La Regione Emilia-Romagna ha convocato sin da subito una cabina di regia per seguire gli sviluppi della crisi economica e ha proposto al Governo un pacchetto di misure che non dimentica le fasce più deboli, per accendere i riflettori sulle situazioni di grave difficoltà. Di recente inoltre si è allargato, anzi è raddoppiato il “pacchetto” per l´acquisto a prezzi contenuti di alimenti di uso quotidiano (carne, prodotti da forno, ortofrutta) inaugurato lo scorso anno con l´acquisto di un chilo di pane comune a 1 euro. “Spendo meno. La Regione Emilia-Romagna per i consumatori” è il nome dato all’iniziativa, che entrerà a regime a partire da marzo con l´obiettivo di difendere il potere d’acquisto dei consumatori e di valorizzare la qualità dei prodotti locali per diffonderli sempre più.
Tasselli di un disegno complessivo fondato su un assunto imprescindibile: non si può più incappare nell’errore di considerare la “questione femminile” un tema puramente di genere. La portata della questione è ben più alta. In gioco ci sono le opportunità di sviluppo e di modernizzazione dell’intero Paese, l’attivazione di nuove competenze, la creazione stessa di nuovi ambiti occupazionali. Solo mettendo in campo sistemi innovativi, modi differenti di intendere l’occupazione femminile, possiamo far fronte ad una situazione complessiva che coinvolge tutti, uomini, anziani e bambini, che si rivolgono alla donna come riferimento imprescindibile di cura e di supporto affettivo e intellettivo.
Laura Salsi e Gabriella Ercolini
Consigliere Gruppo Pd in Regione Emilia-Romagna
Crisi e occupazione femminile: due problemi, una via d’uscita
Trasformare un punto debole del nostro mercato del lavoro, come l’elevata disoccupazione femminile, nel fattore di riscatto per avvicinarci agli standard europei. È la sfida che abbiamo davanti a noi e che siamo chiamati a combattere per uscire nel più breve tempo possibile da questa crisi.
L’Istat certifica che nell’ultimo anno i tassi di disoccupazione sono cresciuti nel nostro paese, con le donne (+1,3%) che hanno pagato un prezzo più alto rispetto agli uomini (+0,8%). Un dato che si spiega con la maggiore debolezza delle lavoratrici nel nostro mercato del lavoro: di fronte ai primi segnali della crisi, molte imprese hanno iniziato a tagliare posti dei lavori, puntando sul mancato rinnovo dei contratti atipici. Essendo il numero di lavoratrici precarie proporzionalmente più elevato, sono loro a pagare il prezzo più alto. La situazione si fa ancora più pesante in mancanza di un sistema di ammortizzatori sociali che garantisca dalla perdita di lavoro buona parte dei lavoratori atipici.
L’Emilia-Romagna, con un tasso di occupazione femminile del 62% (la media italiana si attesta al 46,6%), è la regione più virtuosa in Italia su questo fronte. Occorre, però, non abbassare la guardia per non mancare gli obiettivi europei sanciti dall’Agenda di Lisbona (60% a fine 2010). In particolare, negli ultimi dieci l’occupazione femminile nella regione è cresciuta soprattutto grazie alla spinta del terziario (+74,6% di occupate), uno dei settori oggi più colpiti dalla crisi.
Ma è proprio nei momenti di difficoltà che occorre fare scelte radicali, ricordando sempre che occorre adottare strategie capaci di garantire risultati strutturali.
Il sostegno all’occupazione femminile passa attraverso il sostegno alla flessibilità degli orari, agevolazioni fiscali per le donne che lavorano, investimenti sui servizi alla persona e sugli asili nido. In Parlamento, il PD ha presentato un pacchetto contenente queste misure, aspettiamo solo che ci venga riconosciuto il diritto a discuterne.
Alessia Mosca, deputata PD
Prematura scomparsa di Paola Manzini
Il Gruppo del Partito Democratico dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna è stato colpito da un grave lutto nei mesi scorsi: la prematura scomparsa di Paola Manzini, assessore alla Scuola, Formazione Professionale, Università, Lavoro e Pari Opportunità della Regione Emilia-Romagna
In questo momento di grande dolore vogliamo ricordare la passione politica di Paola, la sua vicinanza e la sua attenzione costante ai problemi delle persone, l’attaccamento alla sua terra che sapeva rappresentare con grande dignità ed efficacia, la tenacia e la forza di vivere che ne hanno fatto una donna straordinaria. Paola Manzini, già parlamentare della Repubblica e questore della Camera dei Deputati, è stata una persona di grande dirittura morale, dai valori umani e politici unici: non ha mai fatto mancare la sua presenza, il suo apporto competente e il suo contributo prezioso anche negli ultimi, difficili mesi con grande dedizione. Paola ci mancherà moltissimo. Il nostro compito ora è tenere vivo il suo esempio rappresentando degnamente i valori in cui lei ha creduto.
Marco Monari
Presidente Gruppo PD Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna
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