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Nonostante le lune: la mostra per l'8 marzo dell'Udi Forlì

Nonostante le lune: la mostra per l'8 marzo dell'Udi Forlì

Sarà visitabile dall'8 al 27 marzo la mostra dedicata a Isabella Guidi ed Elena Modelli, curata da Angelamaria Golfarelli

Lunedi, 28/02/2022 -

Riceviamo e pubblichiamo
Per l’8 marzo 2022 UDI Forlì APS – Archivio UDI Forlì Cesena ha scelto di utilizzare l’ormai consueto appuntamento con la mostra dedicata alla Festa della Donna per promuovere, attraverso la testimonianza di due artiste di grande talento, un evento che affrontasse il tema della Natura e della sostenibilità ambientale con una poetica nuova e densa di significato.

Per questa ragione la mostra di quest’anno (che sorge sulle rovine di due anni di pandemia) è stata dedicata a questi temi che ci pare non possano più essere rimandati e, anche se può sembrare inopportuno rispondere a questa importante sollecitazione con una esposizione d’arte, noi invece pensiamo che questo sia un valido strumento per condurci ad una riflessione più concreta di quanto, questo comune destino, possa essere condiviso. E abbiamo invitato due artiste che, seppur in modo diverso, hanno saputo narrare, attraverso le loro opere, un sentimento comune di estraniazione verso la superficiale visione che siamo costrette a considerare ogni qual volta ci rendiamo complici di questo disastro annunciato. Perché il tempo che sembrava essere ancora lontano a venire è arrivato e l'imprescindibile urgenza di metterci di fronte al pianeta che abitiamo pronti ad una nuova modalità di viverlo non può più attendere. E come sempre saranno le donne, con il loro bagaglio di esperienze, saperi e attenzioni, che si rivolgeranno alle tematiche ambientali con rinnovata sensibilità e azioni concrete. Abbandonando pregiudizi e ideologie vecchie e stantie che non hanno più ragione di essere. Così le opere pittoriche di Isabella Guidi entreranno in relazione con le ceramiche di Elena Modelli realizzando un seducente allestimento capace di condurre gli spettatori lungo un percorso che mette in relazione reale e immaginario.


La mostra dal titolo: NONOSTANTE LE LUNE (la volontà del seme è sempre quella di rifiorire...) delle artiste Isabella Guidi ed Elena Modelli – è curata da Angelamaria Golfarelli e si inaugurerà martedì 8 marzo 2022, ore 17,30 presso Oratorio San Sebastiano – Forlì, alla presenza dell’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Forlì, Andrea Cintorino e della Presidente del Comitato di zona di Coop Alleanza 3.0, Enrica Bagnoli.


Il catalogo della mostra si apre con una poesia di Giorgio Caproni che cita: “L'amore / finisce dove finisce l'erba / e l'acqua muore. Dove / sparendo la foresta / e l'aria verde, chi resta / sospira nel sempre più vasto / paese guasto: “Come / potrebbe tornare a esser bella, / scomparso l'uomo, la terra.” Drammaticamente reali sono questi versi su cui sarebbe opportuno riflettere così come sarebbe opportuno agire azioni concrete prima di devastare completamente il nostro pianeta.

In questa mostra la pittura densa di intrecci di Isabella Guidi traccia le traiettorie che la vegetazione delle sue foreste imprime a scorci circoscritti di territorio dove la tentacolare smania vegetativa di espandersi ed avvolgere quanto ancora è rimasto insondato e inesplorato spinge lo sguardo a ponderare e a soffermarsi sui grandi misteri che le leggi che governano l’universo ci suggeriscono. Lasciando intravedere e sottintendere che una riflessione su un'idea di futuro più sostenibile ed etica era necessario e naturale percorrerla prima di arrivare al disastro attuale. Nelle sue opere Isabella libera attraverso il talento l'urlo disperato dell’artista e quello soffocato della donna che, pienamente consapevole di quanto le accade intorno, trova inconcepibile la superficialità umana con cui questo si affronta. Le sue foreste sono esseri viventi silenziosi dove l’assenza dell’uomo è rassicurante più della sua presenza. Creature vitali che nell'eterea sintesi del vigore, come noi, non accederanno ad alcuna speranza di futuro se insieme non cominceremo ad occuparcene con rigorosa consuetudine. Ma per far questo occorre che ognuno e ognuna di noi, singolarmente e uniti, andiamo oltre le parole e, supportati da un'idea globale, smettiamo di pensare unicamente al profitto e all'egoistico utilizzo di quelle risorse che, con un'avidità davvero anacronistica, abbiamo depredato e sperperato credendo che fossero inesauribili. Lo sa bene Isabella, che con il suo lavoro è abituata a guardare lontano e a raccogliersi in un silenzio salvifico che, come in questo suggestivo corpo di opere, esprime tutta l'alchimia che si sprigiona fra il colore e il pensiero, fra il frastuono e la quiete, fra la delusione e la speranza... Inducendoci ad indagare nelle nostre esistenze per trovare risposte necessarie a consegnare al prossimo quello straordinario pianeta che noi abitiamo solo per un tempo limitato. Senza esimerci dall'asserire che quello che accade ad una foresta che sparisce o ad un animale che si estingue riguarda altri, mentre è di ogni singolo individuo la responsabilità di difendere e di avere cura di tutto l’infinito mondo di cui siamo a nostra volta solo un’infinitesima presenza.

Di diverso orientamento sono il pensiero e l’opera di Elena Modelli, che, pure riflettendo sullo stesso tema, prova a trovarne soluzione abbandonandosi ad una visione più fantastica e gioiosa del mondo animale. Sono infatti creature solo in parte corrispondenti al reale i suoi coccodrilli, i suoi camaleonti, i grilli... Esseri sapientemente plasmati di quella semplice materia da cui anche noi dipendiamo: la terra, il cui sfruttamento non deve essere più consentito e indiscriminato.

Alle sue opere, Elena imprime tutta la profonda capacità di oltrepassare lo sguardo per dirigersi verso una possibile ipotesi di diversità che, indotta dalla sua naturale propensione alla fantasia, sappia ridisegnare, attraverso un'anatomia giocosa, il corpo dei suoi soggetti. Restano infatti riconoscibili le fattezze di camaleonti, coccodrilli, lumache e grilli (seppure in dimensioni ridotte o estese), ma cambiano le espressioni che, attraverso il colore, l'artista riesce a dar loro. Creando quasi i personaggi di un film di animazione nel quale si muovono creature prive di aggressività ma cariche di sapiente saggezza che, potendoci parlare, ci racconterebbero storie che abbiamo bisogno di conoscere e comprendere. Un po' come lo era, per la cultura popolare, la magica notte dell'Epifania, dove gli animali domestici, dialogando fra loro, si lamentavano o tessevano le lodi degli umani con cui vivevano. Ma le figure create dalla Modelli hanno ancora più efficacia all'interno della riflessione ambientale, perché sono animali selvaggi o comunque non addomesticati dall'uomo che, con ancora più sagacia e verità, possono avvicinarci agli esiti devastanti che la presenza umana produce ai loro habitat. Basterà osservarli e, attraverso l'osservazione, ascoltarli e comprenderli.

E sarà avvicinarsi ad un linguaggio a volte sconosciuto, ma sempre capace di congiungerci con noi stessi e l'aspetto poetico che i colori brillanti di squame e carapaci, nelle opere di Elena, ci donano. Senza privarci di praticare quel semplice gesto di umiltà che dall'ammirazione allo stupore ci mette di fronte alla natura così come di fronte all'arte, come esseri grati di una bellezza che, nel primo caso, non abbiamo contribuito a produrre ma che, nel secondo caso, ci è fonte di ispirazione e piacere e ci è offerta così generosamente. 

La mostra sarà aperta dall’8 al 27 marzo 2022 dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 18,30 e sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30 e si avvale del Patrocinio del Comune di Forlì, Assessorato alle Pari Opportunità, della collaborazione del Forum delle Donne, del Centro Donna e con il contributo di COOP Alleanza 3.0.

Sarà possibile accedere solo se dotati di green pass e indossando la mascherina.


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