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Non si vive per lavorare

Non si vive per lavorare

Lavoro/ Una Guida per la Conciliazione - La guida ha il merito di riunire e diffondere i modelli di concertazione sulle politiche di conciliazione tra vita privata e lavorativa

Redazione Mercoledi, 25/03/2009 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Agosto 2005

La ‘Guida alla concertazione di politiche di Pari Opportunità e conciliazione vita-lavoro” è la sintesi delle esperienze del Progetto Slalom.
L’obiettivo che l’agile volumetto si prefigge di raggiungere è quello di fornire “un vero e proprio modello per la promozione di politiche e servizi di conciliazione dei tempi di vita e quelli di lavoro” ha detto Patrizia Marin, esperta della Commissione Nazionale Pari Opportunità e Presidente della Commissione Pari Opportunità del Veneto, che ne ha curato la prefazione, precisando che: “si tratta di una - prassi adeguabile a contesti anche diversi, ma di collaudata efficacia. Esperienze significative e positive nei risultati, che proprio per questo meritano di essere implementate in tante altre aree del nostro Paese, dove le politiche sono pensate in maniera asettica, prive di attenzioni allo specifico femminile”.
Il progetto Slalom si prefigge di trasferire e diffondere in ambito locale, regionale e nazionale un modello sistemico per la promozione di Servizi e Politiche di Pari Opportunità e Conciliazione Vita e Lavoro guidato da realtà pubbliche con il coinvolgimento attivo degli attori del territorio. “Si tratta di un modello concreto – ha chiarito Carla Olivieri, Responsabile segretariato del progetto – in quanto espressione di interventi sperimentati sul campo dai tre progetti Equal in rete, in contesti territoriali e con approcci diversificati che hanno espresso buone prassi nella formazione di nuove figure professionali, nei percorsi di concertazione per la conciliazione vita e lavoro e la promozione della Responsabilità Sociale nelle imprese in un’ottica di genere”.
La sfida del progetto Slalom è quella di definire un modello integrato di intervento in grado di facilitare l’utilizzo delle risorse e delle opportunità previste dalla legislazione in materia di Pari Opportunità e conciliazione dei tempi di lavoro e di vita è quella di potenziare, attraverso un approccio di governance, lo sviluppo di politiche pubbliche in materia di PO e conciliazione con il coinvolgimento attivo degli Eell e delle parti sociali.
La guida ha il merito di riunire e diffondere i modelli di concertazione in materia di politiche di pari opportunità e conciliazione dei tempi, emersi dai progetti regionali Equal Azione 2: Acrobate – BIC Euroimpresa Legnano Lombardia; Tenere il Tempo – Langhe Monferrato Roero, Piemonte; DMT- Donne Media e Telecomunicazioni della Provincia di Lecce. È stata presentata a Roma e rappresenta una prima risposta alla sfida del progetto. Alessandra Oddi Baglioni, Presidente Gruppo Conciliazione della Commissione Nazionale Pari Opportunità, ha osservato che “i profondi mutamenti che hanno caratterizzato l’intero secolo per quanto riguarda la condizione delle donne/madri hanno creato in loro una sorta di disorientamento. Le donne del XX secolo si sono trovate ad affrontare situazioni via via diverse, con grandi difficoltà ad aiutare le nuove generazioni, specie le figlie, ad elaborare un proprio progetto che doveva essere differente da quelli avuti come riferimento, perché cambiavano tutti gli elementi di contesto. Il nostro secolo è stato proprio attraversato dalla crisi dei valori di quelle donne che dovevano trasmettere il testimone e non perché non ne avessero, ma perché ne avevano troppi”.
Ha chiuso i lavori Giuseppe Galati, Sottosegretario di Stato al Ministero alle Attività Produttive, con delega alle imprenditoria femminile, che ha anticipato alcune notizie sul nuovo bando della Legge 215.
(8 agosto 2005)

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