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Non profit e volontariato, due valori ‘politici’

Non profit e volontariato, due valori ‘politici’

UISP - Lo sport fa parte a pieno titolo del terzo settore: muove lavoro, economia, cultura, educazione

Lanzon Paola Venerdi, 20/01/2012 - Articolo pubblicato nel mensile NoiDonne di Gennaio 2012

Se si contrappone l’associazionismo al volontariato, come se il primo fosse figlio di un dio minore, si commette un errore storico, culturale, economico e quindi politico.

Lo sport fa parte a pieno titolo del terzo settore: muove lavoro, economia, cultura, educazione. Le associazioni sportive nascono storicamente come aggregazioni di cittadini e cittadine che si organizzano interpretando correttamente il principio di sussidiarietà, e sono riconosciute oggi formalmente anche come associazioni di promozione sociale. Capita però troppo spesso che la politica manifesti una predilezione nella destinazione dei contributi, preferendo il volontariato. È politicamente più accattivante?

Se la politica non è tutta uguale, quella che decide di guardare lontano e che vuole essere costruttrice di futuro ha l’obbligo di fare operazioni di verità e di cultura generale. Aggiorniamo quindi il vocabolario: volontariato e non profit non sono la stessa cosa.

Le associazioni di promozione sociale sono associazioni no profit, termine che non significa ‘non avere profitti’ a fronte di una attività. L’espressione significa solamente che la loro destinazione viene deliberata dagli organismi direttivi e destinata ai fini sociali perseguiti dall’associazione stessa. Avere degli utili non può essere considerato un disvalore, come se il giusto compenso per le attività svolte, che normalmente si chiama lavoro, fosse qualcosa di negativo in sé.

L’associazionismo, tra l’atro, così come la cooperazione sociale, è un settore che vede una grandissima quota di lavoro femminile e di produzione di servizi che realmente vanno a sostegno delle famiglie e quindi, ancora oggi, delle donne.

Per questo motivo si deve fare attenzione a non mettere in contrapposizione questi due soggetti, di enorme valore per ogni comunità. Il futuro chiede a gran voce senso della comunità, fantasia nello sperimentare nuove risposte ai nuovi e vecchi problemi: è necessario unire, mettere in rete, capitalizzare ogni energia disponibile. Lo spazio tra privato e stato deve diventare opportunità di lavoro per i giovani, un lavoro etico, sociale, che costruisce futuro.

La grande risorsa del volontariato deve collocarsi all’interno della rete complessiva, non come soggetto competitivo con il lavoro, ma come risorsa, sentinella sociale e culturale, vera scuola di Politica.





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